BENVENUTI NEL BLOG DELLE RIFLESSIONI

Politica. Meridionalismo. Blues.

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giovedì 18 novembre 2010

Anziani nell'anima.

Tutta l'eventuale potenziale spinta innovativa del morituro governo si sta esaurendo sotto i colpi dell'inadeguatezza degli uomini di destra. Senza approfondire e mettere ancora di più il coltello nelle piaghe delle supposte differenze tra destra e sinistra, a mio parere inensistenti perchè fondate su basi economiche e non sui rapporti tra gli uomini ed i loro rappresentanti, è evidente che il potere reale rapisce e non rende disponibili i detentori a discuterne le ragioni della loro presenza in quei posti di comando. Non contano neanche i mancati risultati. Ed è come convivere con i rifiuti per strada.

venerdì 24 settembre 2010

La pausa è durata troppo.

Troppo tempo è passato dall'ultima pubblicazione. L'intervallo è stato necessario per meglio approfondire le notizie di ordine sociale e politico che si sono susseguite troppo velocemente per poterle analizzare con lucidità. Vi dirò che non c'è lucidità in nessuno degli atti pubblici di questi uomini che di pubblico hanno solo il portafoglio. Senza generalizzare, ovviamente. Tutti in vendita, per onore. Noi abitanti del Sud del mondo voteremo e cambieremo ancora bandiera, in attesa di nuovi volti raccomandati. Buona fortuna, gente del Sud.

venerdì 25 giugno 2010

Non è per vendetta.

Non è che una presa di posizione sia frutto sempre di una vendetta facile facile. Se in un ruolo si fallisce o non si riesce a portare a termine il traguardo minimo devi lasciare la mano. Ma se queste poche e sensate parole non hanno, invece, senso per i detentori del potere a sbafo, perchè mai dovrebbero essere un'intimazione al rispetto del pubblico molto pagante? I vari Presidenti di qualcosa in Italia non lasciano mai, perchè bisogna ricostruire, bisogna portare avanti un discorso di continuità del rispetto delle proprie caratteristiche e prerogative, ecc. ecc. Abete non lascia, Tronchetti Provera non lasciò, Berlusconi non lascerà. Tutti fermi, ciò che conta non è il risultato.

venerdì 18 giugno 2010

Il nostro mare umiliato dall'ipocrisia.

Nessuno sta inquinando il nostro mare. Nessuno è responsabile di queste enormi porcherie che ci trovano incapaci di una benchè minima reazione coordinata ed efficace. Non sappiamo farci rispettare, probabilmente perchè una gran parte di noi è corresponsabile nel fare occupare posti di responsabilità ad inetti e concussi. Non si è trovato chi ha asfaltato la spiaggia l'anno scorso, non si trova chi, ente pubblico o privato, insozza da anni l'unica nostra vera risorsa. Disarmata nella guerra all'ignoranza e alla rassegnazione: così appare la nostra immobile comunità pronta ad arrendersi alle violenze.

lunedì 7 giugno 2010

Libera informazione.

07/06/2010 - E' sparito il TGR Calabria RAI delle 14,00. E' stato trasmesso sul canale della RAI calabrese, per un motivo che presto ci verrà chiarito, il TGR del Piemonte. Ottima impressione: qualità scadente anche al Nord. Errori di invio video, commenti scontati, tempistica da messaggistica Morse. La Rai avrà un motivo recondito se, dopo aver oscurato per ovvi motivi politici RAI NEWS 24, ha oscurato il politicamente scorretto, spregiudicato, ricchissimo di spunti di attualità, notiziario d'assalto della sede RAI di Cosenza. Si sa, l'opposizione concettuale va punita. Se invece sarà stato un guasto, le scuse più sentite ai professionisti del riversamento posticipato.

martedì 1 giugno 2010

Caccia all'alibi.

Dopo almeno due decenni di tentativi per lo più propagandistici di limitare gli sprechi in ambito pubblico, siamo arrivati alla meta. Il presente ci consegna la classe politica voluttuosamente contraria ed avversa all'evasore fiscale. Ciò segna un cambiamento tangibile delle strategie del consenso. D'altra parte, per troppo tempo gli evasori hanno rappresentato una fetta dell'elettorato più che rispettabile, fornitori di denaro fresco e liquido alle casse esangui dei corrotti. Io colgo comunque aspetti positivi in questa manovra propagandistica. Non c'è null'altro da inventarsi per spacciare per buona una situazione economica ed occupazionale da tragedia. Per noi non cambierà nulla, perchè tutto quello che questa classe politica recupererà sarà destinato a finanziare atti pubblici volti ad isolare ulteriormente il Sud. La nostra criminalizzazione è già a buon punto, già ci sentiamo ospiti, in questo Paese.

mercoledì 19 maggio 2010

Un'altra emergenza.

Siamo bravissimi a sopportare le angherie della vita, noi Italiani. Riusciamo a intravedere prospettive positive anche quando siamo con le ginocchia immerse nel cemento. Questa volta il cemento è rappresentato, nella nostra Siderno, ma immagino che sia un fenomeno diffusissimo anche nella vera Italia, dall'incremento del traffico pesante, dovuto ad una frana che ha interrotto il traffico sulla velocissima A3. E' evidente che non c'è alternativa a questa soluzione. Torniamo ad augurarci che sia temporanea e con infinita pazienza respiriamo tonnellate di inquinanti. In una situazione così particolare, non è normale che le Autorità Comunali incrementino il controllo del traffico delle due strade che vengono congestionate dal traffico? Rarefatta è l'aria respirabile, ancora più rarefatta è la presenza organizzata dei Vigili Urbani e delle altre Forze dell'Ordine. Ci stiamo privando anche di questi semplici momenti di civile convivenza, quasi non fossimo all'altezza di elaborare e classificare come necessaria la tutela della cittadinanza. I T.I.R. saranno i padroni della SS106 e del Corso Garibaldi di Siderno, senza per questo trascurare gli altri Comuni interessati, per almeno un mese, notte e giorno, senza che l'ANAS e le altre autorità si adoperino per facilitare la percorrenza, pericolosa per tutti, dei mezzi pesanti. Ma noi sopportiamo, ce lo possiamo permettere.

giovedì 13 maggio 2010

Felici possessori di case.

Hanno dovuto insistere per decenni affinchè anche noi popolani comprendessimo il perchè della inamovibilità dalle poltrone romane di eminenti personalità politiche tutte protese alla ricerca della nostra felicità. Noi credevamo che il protrarsi della pratica del potere fosse causato dalle difficoltà a rimuovere tutti le concrezioni che impedivano il progresso della macchina democratica. Si sa, dopo trent'anni di DC, dopo i comunisti ed i socialisti, dopo la P2, dopo la Lega, era da considerare difficilissima l'opera di questi probi uomini dediti alla pratica democratica. Dei veri missionari, a cui và il nostro sempiterno ed inchinato grazie.
Politici felici possessori di una casetta a Roma, spero che anche chi vi vota abbia capito che il cancro vero della nostra società non si guarirà in tre anni. Sarà inutile anche cambiargli il nome, chiamarlo raffreddore cronico forse, ma noi avremo già capito. La nuova borghesia corrotta si è impossessata di Roma e del potere e sarà complicatissimo rimandarla dov'era. Ma chi crede che questo sistema corrotto serva a rendere la sua vita migliore farebbe bene a leggersi qualche libro di storia, sempre che si sappia ancora leggere.

venerdì 7 maggio 2010

Di quali altre prove abbiamo bisogno?

Stiamo masticando pane e corruzione. Quando uno Stato sta crescendo economicamente, la corruzione si tollera più facilmente, viene metabolizzata quasi fosse inevitabile. Ora no. Ora stanno rubando in una situazione critica, dove in ogni famiglia della nostra Regione ci sono almeno un disoccupato e un precario. Assistiamo come se fosse un reality, troppo abituati a vedere la finzione in tv per realizzare che purtroppo ci stanno raggirando e danneggiando a mani basse, con cinismo e premeditazione. Si formano i clubs, i gruppi di potere che maneggiano soldi che a noi pare non siano i nostri, solo perchè non li tocchiamo materialmente. Ognuno di quegli euro è una stilla di fiducia e rispetto per chi è in difficoltà che viene prosciugata, senza speranza che venga ripartita agli strati sociali in difficoltà. Soldi ai ricchi, poveri italiani.
A proposito, cosa farà la nuova Amministrazione Regionale contro la decisione di Trenitalia di eliminare 12 treni a lunga percorrenza che collegano Reggio al Nord? Chi ha votato costoro farebbe bene ad augurarsi che scendano in piazza per primi, altrimenti la resa sarebbe totale e ricchissima di significati.

giovedì 29 aprile 2010

La crisi Greca.

Riesco a comprendere i cugini Greci, in mano a sconsiderati amministratori che per decenni hanno attinto, tra corruzione e malcostume, dal sangue dei cittadini greci, causando una bancarotta che richiederà anni di solidarietà internazionale per essere ricondotta a livelli controllabili. Ma questa non è una situazione che conosciamo bene?

sabato 24 aprile 2010

Accidia e orgoglio.

Lasciamo che facciano come gli pare. Noi abbiamo troppi problemi per rischiare palpitazioni e taticardie per queste cose. Noi dobbiamo curare il nostro interesse, perchè a noi nessuno ci regala niente.
Sono ormai decenni che stiamo ragionando così. Questa forma di accidia è divenuta il nostro carattere distintivo, il marchio dei popoli del Sud troppo lontani da qualsiasi cosa abbia interesse nazionale. E così che ci stanno isolando, è così che ci tengono a bada. Il nostro orgoglio è in fase di letargo cronico, non ci unisce neanche l'emergenza sociale che stiamo vivendo. Come si combatte l'accidia? Come accidenti innescare un meccanismo di partecipazione che tenga conto pochissimo delle opinioni politiche e moltissimo della assoluta nostra necessità di crescere socialmente e con un minimo di cultura che ci faccia vedere al di là del naso? La dittatura dell'accidia si può vincere con un minimo di fiducia nel prossimo e con la testa alta contro i trasformisti della politica e gli spacciatori del malcostume. Non abbiamo altra scelta.

venerdì 23 aprile 2010

L'altra Italia.

C'è una Nazione Italiana diversa da quella razzista e classista predominante nei mezzi di informazione sovvenzionati. L'eterna partita di pallone che ci vede spettatori paganti finalmente insofferenti è giunta ai tempi supplementari e finalmente finirà. La degenerazione raggiunta rappresenta il punto più basso toccato dalle squadre politiche contrapposte. Anche all'interno degli stessi partiti si sviluppano campionati con premi partita ed ingaggi enormi per chi si allinea all'idea del Capo. Ma il meccanismo creato ad arte non regge al cospetto della realtà vissuta per le strade e nelle famiglie. Per anni è come se ci abbiano drogati, con il conflitto estremizzato, con la rissa cercata e voluta dal Capo d'Italia. Ma gli Italiani veri, presenti in tutti gli schieramenti, cercano rappresentanti che approfondiscano i temi, li rivoltino, cerchino e trovino soluzioni condivise. E' evidente che poi si sceglie di rinunciare al voto, facendo il gioco dei nominati al Parlamento, che non aspettano altro. Il nostro Capo d'Italia vegeta nella rissa e trova alimenti nella crisi, arricchendosi ulteriormente e non aggiungendo nulla alla ricchezza nazionale. Per noi vincere può non essere così rilevante, se l'alternanza porta ad affrontare i problemi, non a strumentalizzarli per segnare un altro inutile gol. Rifiuto del razzismo e del classismo in tutte le forme; rifiuto della attuale legge elettorale, utile al Capo d'Italia per perpretrare la sua arroganza e prepotenza, rifiuto della accondiscendenza di una finta sinistra disposta a compromessi e distributrice di pizzini agli amici della controparte. Se il Capo d'Italia avesse potuto, avrebbe creato lui la Lega d'Italia. Ma c'è arrivato prima Bossi, localizzandola e caratterizzandola in modo estremo, con atteggiamenti più concilianti a Roma e molto più radicali al Nord, in un crescendo parossistico di ordinanze dei suoi Sindaci, tutori della difesa territoriale. Queste persone non hanno vissuto in modo completo la democrazia, non sanno condividere ciò che è di tutti con il rispetto della proprietà privata, mischiando il pubblico con il privato. Alla fine, non rappresentano tutti gli Italiani, ma solo la propria squadra.

giovedì 15 aprile 2010

Strepitosa Informazione.

Immagino l'informazione giornalistica italiana come se fosse un distributore alla spina di dichiarazioni spontanee e dettate dalla necessità di promuovere il prodotto da vendere. Non è un'immagine seria: basta un solo "giornalista" che fa da asta per il microfono per tanti, tantissimi soggetti erogatori di sentenze, pareri, allocuzioni, precisazioni, smentite, accuse, ridimensionamenti, catastrofismi, ottimismo e pessimismo a volontà. A L'Aquila si sta restaurando la Piazza delle Cento Fontane, noi stiamo già usufruendo delle Cento Fontane Già Restaurate dell'Informazione a Senso Unico che ci viene somministrata per "formarci" un'opinione. Da tempo immemorabile non sento una domanda seria, nei TG, che metta in difficoltà vera i raccomandati che siedono in Parlamento. Anche i giornalisti si prestano al gioco al massacro di cui noi siamo vittime, mi auguro, consapevoli. Minzolini dice che Riotta ha perso in tre anni tre punti di ascolto, lui in un anno uno solo. E' la degna difesa di un sistema indifendibile.

martedì 13 aprile 2010

Vendendo comunicazione.

Ciò che risulta evidente è la chiarezza delle scelte dei ricchi uomini che guidano la loro Italia. Riescono a trasmettere l'impressione di conoscere esattamente la materia e l'argomento che affrontano. E' sicuramente frutto di stages formativi sulla comunicazione. Tremonti è divinamente disarmante. Un'analisi attenta della meccanica del linguaggio evidenzia una allegra "sofferenza" nell'ammettere che quello che si sta facendo non ha alternative possibili e questo convince noi sottoposti a bocca aperta, meravigliati della mancanza di toni di grigio in un discorso che sarebbe buono anche per parlare di pasta all'amatriciana. Da quest'altra parte c'è un Segretario PD espertissimo di economia e finanza che tralascia, vorrei dire volentieri, di sbattere sul tavolo proposte alternative sulle riforme istituzionali, perchè annichilito dall'evidenza dei fatti: il Capo d'Italia sa come dirigere le emozioni dei suoi elettori e ora è il momento di non parlare di occupazione, disoccupazione, sprechi. A qualcuno dei tanti reggenti del PD di questi anni è mai venuto in mente che bisogna essere preparati come e più dei visionari di destra su qualsiasi punto venga arbritrariamente estrapolato dal cappello magico del Capo d'Italia e che quindi bisogna studiare la realtà per quella che è e non per quella che sembra essere? Per ognuno dei settori sociali serviranno proposte serie ed alternative. Se la classe dirigente del PD non è in grado di sviluppare i temi più urgenti con il megafono in mano, se i fini intellettuali non finiscono di sedersi al fiume per attendere che passi il cadavere del nemico, non è il PD il vero partito della sinistra. E' solo un insieme di persone che passano pizzini ad altre persone del PDL.

mercoledì 7 aprile 2010

L'attesa del cambiamento.

C'è un momento, dopo una vittoria o una sconfitta di rilevante importanza, su cui è il caso di riflettere. I sentimenti di gratificazione o di rabbia vengono a poco a poco sostituiti da una specie di vuoto. Io reputo questo particolare momento il più idoneo per approfondire i motivi che hanno portato alla vittoria o alla sconfitta. Questo particolare attimo è presente in ogni tipo di competizione e precede l'attesa delle conseguenze dell'esito della gara. Come nel film I tre giorni del Condor, il vincitore si chiederà: e adesso che si fa? Lo sconfitto dovrà trovare nuove motivazioni per il suo futuro, ma preferisco lasciarlo a se stesso, in questo momento. Mi interessa molto la figura del vincitore. Per vincere ha investito tutto se stesso e ha ipotecato tutto quello che poteva per riuscire nell'impresa. Il progetto (politico o non) quanta rilevanza ha avuto nella competizione? E' stato più importante sconfiggere l'avversario o la volontà di modificare una realtà immobile da troppi anni? Qui mi sposto necessariamente in politica: è inutile negare che il calabrese è capace di infliggere sonore bastonate a chi non ha provveduto a mantenere le promesse (di qualsiasi natura esse siano) avanzate in campagna elettorale. Il precedente governo regionale ha fallito clamorosamente, andando incontro ad un equivoco drammatico: ha vinto le scorse elezioni solo per vincerle e non ha modificato alcunchè. Come i predenti governi. Ora, cosa ci autorizza a pensare che il nuovo governatore è la persona in grado di innescare un processo di sviluppo che coinvolga i calabresi tutti? Siamo nel momento dell'attesa; è una vita che attendiamo e di questo vive il politico. Sfrutta l'ansia del cambiamento, ma la vita reale non è modificabile se non c'è coesione sociale e rispetto per tutte le classi sociali. Questi argomenti non sono stati nemmeno sussurrati in campagna elettorale e per questo penso che non siamo ancora pronti per essere un popolo unito ed in grado di raggiungere obiettivi sociali minimi. Voglio essere clamorosamente smentito.

sabato 3 aprile 2010

Tutti leghisti.

E' trend. Fa bene alla salute. Risana le piaghe. E' quello che ci vuole a Pasqua. Consola e conforta. Rende ricchi e buoni. Fa lavorare fino alla pensione. Dona l'onestà intellettuale per via genetica. Viene dalla vera Italia. Conosce il modo per risolvere i problemi. E' duro con i duri e buono con i deboli. E' il leghista. E' il portatore sano del pensiero leghista, che si può applicare a qualsiasi cosa, è un toccasana. Ascoltate e vedete Paragone, il leghista conduttore del programma di approfondimento su RAIDUE, un vero conoscitore dell'Italia. Solo un puro come lui può chiedere ad un operaio siciliano di Termini Imerese che sta per perdere il lavoro, se si sente colpevole per non lottare contro la mafia. Ad un operaio che sta per perdere il lavoro? Che sta per perdere l'unica cosa che serve per tenerlo lontano dalla mafia? Che ne sanno questi delle nostre lotte? E Belpietro, che spiega che è giusto chiudere Termini perchè le auto costano 1.000 € in più che altrove? Quanto risparmierà Belpietro, direttore di uno dei giornali finanziati con i nostri soldi? Fine dello Stato, inizio dell'apartheid.

venerdì 2 aprile 2010

Come si guida l'informazione.

Alcuni conduttori di TG della TV nazionale a pagamento e di Stato si stanno rivelando anche giornalisti. Un plauso grande alla Sig.ra Busi che, probabilmente per appoggiare i colleghi sostituiti dall'imperatore Minzolini, fa sentire la sua voce, in totale disaccordo con con la Direzione scorbutica e di parte del TG1. Noi, da quest'altra parte, subiamo la disinformazione, ma i veri professionisti, se non ridotti dal clima di caserma di quelle redazioni a semplici esecutori, possono svelarci il clima irrespirabile imposto dai tutori degli interessi del capo. Sono sempre più convinto che le informazioni importanti le dobbiamo attingere contemporaneamente da diverse fonti. E lo dobbiamo fare per difendere la nostra libertà di informazione.

giovedì 1 aprile 2010

Difesa ad ogni costo.

Leggo oggi su un popolare quotidiano, una "profonda riflessione" di un noto editorialista, che il voto alla Lega Nord si spiega perchè quel movimento difende gli interessi della parte migliore dell'Italia. Il commento era collegato alla faccenda tutta italiana dell'evasione fiscale ormai massiva. Queste note mi hanno fatto venire voglia di fare due conti: se la metà degli italiani dichiara 15.000 euro di reddito e solo l'1% più di centomila, significa che dati 23.000.000 gli italiani attualmente al lavoro, diciamo così emerso, almeno 11.500.000 lavoratori sarebbero, formalmente, alla fame. Se, come sembra, gli occupati regolari in Calabria sono, nella migliore delle ipotesi 1.000.000, significa che almeno 500.000 sarebbero alla fame. Questi evaderebbero in parte ed i rimanenti in maggiore misura. Quindi, l'ammontare dell'evasione del Sud, è facile dedurlo, sarebbe una frazione insignificante rispetto all'evasione del Nord e del Centro, per PIL prodotto e per numero di occupati. Ricordo che l'evasione fiscale in Italia sarebbe di almeno 150 miliardi di euro all'anno. C'è, tra gli elettori del Nord, chi è convinto che i loro soldi vengano tutti mandati a noi per puro assistenzialismo. Io non vedo nella mia zona un'opera pubblica, degna di questo nome, cantierata e finita da almeno 20 anni. C'è qualcuno, tra i vari difensori delle proprie poltrone, così occupati a candidarsi e farsi eleggere dove gli conviene, che può difenderci da questi attacchi razzisti, facendo saltare un'equazione insopportabile?

mercoledì 31 marzo 2010

L'impegno invisibile.

La visita alla Villa Romana di Casignana è stata rigenerante. Quando ci occupiamo del nostro passato e del nostro presente diventiamo improvvisamente normali. Apprezzare l'impegno di studenti e professori, del F.A.I., di persone che cercano riferimenti e spiegazioni sul perchè anche qui in Calabria ci siano Beni Culturali di tale portata è indispensabile. Ognuno di noi deve muoversi per contribuire a diffondere il rispetto per la cosa pubblica e la valorizzazione del territorio in cui viviamo. L'impegno profuso dalle persone presenti il 26, 27 e 28 Marzo non deve essere dimenticato, ma valorizzato e portato ad esempio, in modo che simili esperienze possano essere ripetute. Appoggiamo il F.A.I. - www.fondoambiente.it -

martedì 30 marzo 2010

Benvenuti in un nuovo Stato.

Voglio augurarmi un benvenuto in un nuovo Stato. Si aggiunge all'Italia formale una nuova entità chiamata ad uniformarsi ai desideri e ai dettati dei Signori del Nord. Per intenderci, non abbiamo espresso, noi riformisti calabresi, un candidato credibile da contrapporre al credibilissimo candidato dei conservatori, al quale vanno le più vive congratulazioni per la vittoria. Ma purtroppo sappiamo già che tale vittoria non si potrà tradurre in un miglioramento delle condizioni e della qualità della vita in questa Regione. Uniformità significa adeguamento alle volontà del governo, che individua nella rigidità della gestione economica e dispone elevatissimi investimenti in lavori che trasformeranno la Calabria in un ponte destinato a convogliare i flussi economici e turistici verso la Sicilia. I venti e più anni che serviranno per porre in atto una simile opera serviranno a dare lavoro ad un generazione di lavoratori locali, ma i quadri e le aziende non faranno parte della nostra economia. A noi resterà un'opera bellissima ed altrettanto inutile. Per il resto il bilancio regionale è così rigido e pieno di vincoli che non si riesce ad immaginare che spazi di manovra possano esserci per la nuova classe dirigente. Sarà già una gran cosa riuscire ad incidere negli sprechi e nella lottizzazione, ma questo è tutto da dimostrare. La sconfitta dei riformisti è tutta da imputare nella classe dirigente nazionale e locale del PD, che farebbe bene a dimettersi. Per rispetto verso i riformisti calabresi, che hanno vissuto con profonda sofferenza il gioco poco chiaro praticato in nome del mantenimento del potere. Immobilismo per anni e poi un florilegio di iniziative clientelari che hanno scoraggiato anche i più convinti sostenitori dell'idea, non degli uomini. Ora basta.

venerdì 26 marzo 2010

La sconfitta della dialettica.

A cosa siamo disposti a rinunciare per ottenere la vera cronaca dal sistema giormalistico italiano? E' possibile cioè separare il momento della cronaca dall'approfondimento, senza che questo divenga romanzo dozzinale ideato per depistare e uniformare le opinioni? Queste semplici domande dovrebbero precedere ogni nostra lettura, visione od ascolto che vogliamo intraprendere. Ma sono cautele e propositi inutili. Siamo immersi da un ventennio in un brodo di coltura mefitico. Chi rinuncia a districarsi è ormai vittima, dalla parte della ragione o del torto non ha importanza, dei grandi comunicatori, ormai divenuti iperspecialisti della strumentalizzazione. Se ci pensate è un gran bel lavoro il loro: si tratta di veri romanzieri e giallisti, veri protagonisti della trasformazione del giornalismo in attività di depistaggio. Quindi, la vita pubblica italiana non ha protagonisti reali, ma piccoli uomini ingigantiti da, quelli si, veri maestri del trucco e della manipolazione, maghi del surrealismo spinto all'eccesso. Il politico è diventato merce da pubblicizzare, confezionandolo nel modo più confacente al tipo di clienti da convincere. All'apice della crisi, solo un corto circuito può garantire il resettaggio dell'intero apparato. Speriamo solo che sia uno stop pacifico. I primi segnali non sono incoraggianti: lo show di Santoro ha scosso le coscienze, ma è precipitato in una forma di satira estrema che allontana le persone dal problema oppure le fa indignare. D'altro canto, la misura è colma: non avrei mai immaginato di vedere in azione i censori in un'era in cui aggirarli e scoprirli è semplicissimo. Fuori i mercanti dal tempio mi sembra l'invocazione più opportuna in questo momento.

giovedì 25 marzo 2010

Taglio alto, taglio basso, di spalla.

C'è uno show ogni mattina: il TGR Calabria dà una lettura dei "maggiori" quotidiani calabresi, alle 7,30 circa e ci illustra le impaginazioni dei direttori e redattori di questa splendida Regione. Ora, non che si pretenda un commento oppure un approfondimento, ma vorremmo che tanta sollecitudine si concretizzasse nella possibilità di soffermarsi anche per un solo decimo di secondo sul foglio su cui scorre una bella penna alla velocità della luce. Avete presente quando dobbiamo a tutti i costi portare a termine in fretta e furia una pratica urgentissima? Sembra che non ci sia tempo neanche di leggere ciò che si ha sotto gli occhi. Così i conduttori del nostro TGR. E noi dovremmo capire il messaggio ed apprezzare queste professionalità?

lunedì 22 marzo 2010

Ottime iniziative.

Arrivano dalle nostre affaticate scuole anche iniziative lodevoli. Con molta parsimonia, con la dovuta scarsa pubblicità e la timidezza propria delle iniziative culturali. Sono piacevolmente sorpreso che il Liceo Classico di Locri stia preparando alcuni dei suoi studenti a presentare, su iniziativa del FAI, le caratteristiche della Villa Romana di Casignana. Nei prossimi giorni volentieri verificherò l'iniziativa, che si dovrebbe concretizzare nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 c.m. con la visita guidata presso il sito archeologico. Noi dovremmo semplicemente essere entusiasti di poterci immergere nel nostro passato, trovando il tempo ed il modo per conoscere le nostre radici e forse diventarne orgogliosi. Non siamo ancora al momento dello sfruttamento industriale delle nostre risorse, siamo troppo abituati a farci sfruttare dai furbi; a meno che i ragazzi non provochino un risveglio delle coscienze. Forza, ragazzi.

sabato 20 marzo 2010

Le sane passioni

Chi tra noi ha superato da un pò i quarantacinque anni sa bene che la salute è un bene primario. Fino all'altro ieri eravamo truccati da trentenni, anche con ambizioni di buon livello. Ora le ambizioni restano, ma bisogna, come dire, centellinarle. Vale la pena riscoprire attività fisiche a misura d'uomo e di gamba. La bicicletta è una di quelle passioni che se svolte con attenzione, consente di misurarti ancora con se stessi e con gli altri, nel rispetto dei propri limiti. Un limite reale c'è: è la mancata tutela stradale. Figuriamoci se c'è la sensibilità, in questi tempi di crisi, di creare circuiti idonei. L'alibi è gia pronto. Bisogna difendere invece i consumi, l'aria irrespirabile, il traffico tangibile e regolabile (più traffico automobilistico= paese più vivo). Fino a quando non ci sarà una persona nuova e coraggiosa, in questi nostri posti saremo condannati a misurarci con la visione dello sviluppo più retrograda possibile. Ma io pedalo.

venerdì 19 marzo 2010

Un ruolo da riscoprire

Desidero fare i migliori auguri a tutti Papà. A coloro che cercano di dare il meglio di sè in un ruolo strapieno di responsabilità e di soddisfazioni. Vediamo quanta rilevanza avrà la discussione in merito, in questo giorno, in tutti i mezzi di informazione. Sono certo che, a parte quanche input consumistico, nessun riferimento sarà fatto sulle motivazioni che spingono a rimanere coerenti in questa società che volentieri scoraggia e disincentiva. E' il caso di andare controcorrente.

giovedì 18 marzo 2010

L'esercizio del potere

Se l'esercizio del potere avesse come obiettivo la risoluzione dei molti problemi di una comunità, sarebbe giusto praticarlo 24 ore al giorno. Ma quando si adoperano le manopole del comando, siano esse erogatrici di piccole o grandi dosi di potere, per le proprie aspettative, per ripicca nei confronti di altri detentori del potere, allora la persona che amministra non è al posto giusto, se il posto è l'amministratore pubblico. Anche se mi venissero a dire che la politica è questa oppure in che mondo vivi, non concorderò mai con chi priva di una comunità di una guida, anche se solo amministrativa, per motivi diversi dalla normale lotta politica. Troppi cambiamenti di rotta, troppe mire personalistiche, nessuno spirito di servizio. Quando ne avremo abbastanza?

mercoledì 17 marzo 2010

L'eco dell'energia atomica.

Gli echi sulle intenzioni di questo Governo a riguardo dell'energia nucleare sono lontanissimi. Eppure il nodo dello smaltimento delle scorie è centrale in tutta la questione: chi dice che simili rifiuti possono trovare siti di stoccaggio superficiali in un qualsiasi luogo, si rende complice di un salto nel buio, in nome di una convenienza economica che non toccherà che un numero molto basso di italiani. Non è che la questione non ci riguardi: le caratteristiche che deve avere un sito di stoccaggio sono così restrittive e rare che è lecito dubitare che qualsiasi soluzione sarà un compromesso sulle nostre spalle. Per favorire chi? E' legittimo il sospetto che l'attuale governo cerchi argomenti che lo differenzino e che lo distinguano dall'indole fortemente ecologista degli italiani, per esercitare comunque un potere e lasciare un'impronta. Non credo che si possa essere d'accordo con un simile atteggiamento.

martedì 16 marzo 2010

La rivincita dei rami secchi

Le rivincite che danno più soddisfazioni sono quelle che riguardano la crescita sociale di una comunità. Ciò ti permette di guardare con più fiducia il futuro. Ora, a pochi chilometri da Siderno, tre comunità hanno deciso di farsi parte in causa in una questione che riguarda gli aspetti più problematici dell'animo umano: l'accoglienza. E' il caso di ringraziare i cittadini di Riace, Stignano e Caulonia, i quali, tra mille difficoltà, scrivono una pagina degna e piena di spunti sulle qualità di un circondario che definire ramo secco non costa proprio nulla, a partire da Trenitalia, che piuttosto che ripulire le carrozze indecenti che transitavano dalle nostre parti, semplicemente le elimina, in una forma di ritorsione sociale che non perdona i residenti di non essere stati capaci di farsi derubare oltre. Riconoscenza massima ai paesi più innovativi della Calabria.

lunedì 15 marzo 2010

La tassa sull'ansia

In un mondo non troppo inverosimile si tassano anche i sensi. Si esce di casa e si può avere la sensazione di avere dimenticato di pagare qualcosa. Non le solite bollette, la cui impeccabile puntualità ti ricorda di modificare e ridurre, semmai, i consumi, in nome di una migliore qualità della vita vera. Ma in termini di coscienza, quando osservi l'ambiente che ruota intorno e lo trovi quantomeno inquinato, quando non irrimediabilmente abbandonato a sè stesso. Non è una visione pessimistica, è la constatazione che dovremmo scuoterci, qui, adesso, ognuno con le proprie e dovute differenze e creare all'esterno un clima che noi calabresi sappiamo creare ineffabilmente in ambiti chiusi, familiari. Stiamo contribuendo tutti?

sabato 13 marzo 2010

Il nuovo vademecum dell'informazione

Siamo in attesa che qualcuno proponga una nuova iniziativa editoriale, che darà certamente soddisfazioni di ogni tipo all'autore: un nuovo vademecum dell'informazione. Che spieghi con dovizia di particolari come utilizzare le fonti informative provenienti dai mezzi divulgativi. Compresa la posologia, che dovrà tenere conto della tipologia dell'utente, sia esso azienda o persona. Differenziare le fonti e poi, con apposito algoritmo, derivare la "notizia unica", la sola da prendere in considerazione. Certo sarà necessario comprare apposito decoder, con i nomi dei direttori dei TG o TGR o quotidiani al posto del numero di canale, ma sarà una piccola spesa. In fondo la libertà, anche dell'informazione, deve essere acquistata. Sono ammessi sponsor istituzionali.

venerdì 12 marzo 2010

Le tecniche di vendita

Ci sono alcune persone che sono dotate di una qualità di questi tempi molto ambita. Sono maestre, cioè, nel porgere e rendere disponbile qualsiasi argomento come se fosse interessante a prescindere. In fondo è una qualità presente in modo non esagerato in alcune meritorie professioni, come l'insegnante. Ma saper vendere quello che dici, merce cioè non tangibile, non confezionabile, alla fine non riproducibile per tutti nella stessa maniera, è qualcosa di innato, senza prezzo. In questi anni abbiamo imparato a convivere con forme esagerate di comunicazione, politica, commerciale, giudiziaria. Ma non ci siamo ancora vaccinati. Non riusciamo cioè, ad isolare il momento della passione politica dall'analisi dei termini, per capire fino in fondo che talune persone adottano strategie ben precise per uniformare i pareri, renderli accessibili a tutti, costringendoci a scelte obbligate, tutte molto semplici e radicali. Individuare i toni di grigio, vedere le sfumature, capire cosa si vuole tenere nascosto, questo è approfondire i temi senza cadere nell'ovvio e nel tifo calcistico applicato alla realtà sociale. No ai capopopolo.

giovedì 11 marzo 2010

La visione dei fatti

Ieri ho assistito alla diretta della seduta parlamentare relativa all'approvazione al Senato della legge sul legittimo impedimento. Dopo la cosidetta "chiama" sono state svolte le relazioni dei capigruppo, cun una prassi dettata dal voto di fiducia. E' un meccanismo per il quale, dal più piccolo al più cospicuo dei gruppi parlamentari, ognuno commenta, senza esclusione di colpi, diciamo così, oratori, il voto scaturito dalle lotte di potere. L'ultimo a parlare è il più forte. Il più forte ha fatto rilevare, con enfasi, che il PD, alle scorse regionali nel Lazio, ha presentato i documenti al momento giusto, ma non l'uomo. Facendo intendere che ora, il PDL ha presentato i documenti, forse, al momento sbagliato, ma la persona giusta si. Molto elegante e degno di essere sottolineato il modo di confrontarsi dai nominati presenti nel Parlamento.

mercoledì 10 marzo 2010

Alla ricerca del peggio

Torna alla mente Diogene. Nel senso che l'uomo che cerca l'uomo senza trovarlo non è in questi momenti una metafora. La lanterna può essere, dipende dalle circostanze, uno specchietto per le allodole, una fonte di verità, un avviso di pericolo, rare volte una speranza. L'uomo che cerchiamo, in questa società, è dentro di noi, se separiamo la nostra coscienza dagli affari e dalla appartenenza politica. In quel caso può prevalere la partecipazione alla vita collettiva piuttosto che l'egoismo e l'arroganza. Nel rispetto delle regole.

martedì 9 marzo 2010

Le due facce del blues

Ho sempre avvicinato il blues al gospel. Sarà stata la provenienza, tutta afroamericana, delle sonorità così particolari della musica dell'anima. Ma, approfondendo gli studi, è parso evidente, anche ad un attento ascolto, che il gospel, altrimenti detto "holyblues" è espressione totalmente radicata nelle esperienze delle conversioni religiose degli schiavi di origine africana tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Il blues richiama nettamente il ruolo destabilizzante del diavolo nella vita il più delle volte pessima dei neri americani in quei periodi. Alcol, sesso, droghe più o meno sofisticate, hanno contribuito a rendere mito un genere musicale nato popolare e proseguito influenzando il country, il jazz, il rock'n'roll. Quasi tutti accordi in maggiore, a significare l'esaltazione dei temi e testi essenziali e crudi, come deve essere stata la vita in quegli anni. Ascoltate Muddy Waters.

lunedì 8 marzo 2010

L'arroganza.

Si usa molto il termine arroganza. Chi tra noi non è stato arrogante in qualche occasione. Quando si è in una posizione dominante diventa uno scudo che permette di prendere decisioni con un distacco dalla realtà che sembra ai più provocatorio. In realtà l'arroganza è l'obbiettivo, il punto di arrivo dei potenti in questo nuovo medioevo. La dimostrazione della forza, dell'essere maggioranza temporanea e l'alibi di voler cambiare questo posto che ci affanniamo a chiamare Italia, mette a proprio agio questa classe dirigente dei propri affari. Fatemi cambiare idea.

sabato 6 marzo 2010

Favorire i potenti

E' forse il momento di aiutare i potenti ad essere presenti tra i candidati anche se hanno commesso errori nella presentazione delle liste? Dobbiamo proprio elargire come se fossimo l'ONU aiuti a mani basse a questa classe di arroganti che non ammettono neanche l'errore più palese e che si rivolgono al Paese con diktat degni di altri regni? Le attuali generazioni di cinquantenni e quarantenni, oltre ai giovani, stanno assistendo a gravi fatti, senza avere la capacità di stabilire, come in altre epoche, la pericolosità di certe iniziative. Stiamo attenti, pigri italiani.

venerdì 5 marzo 2010

Le intenzioni di molti

E' intenzione di molti non votare alle prossime elezioni amministrative. E' il risultato a cui ci ha portato una precisa strategia oligarchica, il cui obiettivo era proprio di rendere elitaria la classe politica, portarla ad una distanza notevole dal popolo elargitore di voti, poco controllabile e autosufficiente negli emolumenti e nelle immunità. Io non ci sto. Voterò chi dimostrerà, anche in modo embrionale, di avere un piccolo titolo per rappresentarmi. Contro la politica degli affari loro.

giovedì 4 marzo 2010

La gerarchia delle libertà

Per un numero molto alto di Italiani è in bilico il diritto di votare per i loro candidati. L'ultimo dei diritti rimasti in piedi in questa Repubblica di pochi, ma ricchissimi e privilegiati proprietari del 90% della ricchezza nazionale. E' fondamentale rimediare al disastro creato dalla presunzione al potere. Facciano tutti passi necessari per consentire ai loro elettori di scegliere la bandiera. Che serva almeno a riportare un pò di modestia. Un delirio di onnipotenza che doveva prima o poi evidenziarsi ci permette di riflettere su quanto siano importanti le regole. Che vanno migliorate, non calpestate.

mercoledì 3 marzo 2010

Il libro delle ricette

Disponiamo di una Costituzione al di sopra della nostra portata. Non la conosciamo, non facciamo nulla, senza generalizzare, per carità, per conoscerla. Pretendiamo di commentarla agli angoli delle strade oppure semplicemente la ignoriamo, perchè la vita reale è un'altra cosa. Cinquecento, seicento Euro al mese per un precario dovrebbero essere sufficienti per comprendere il valore intrinseco ed il ruolo guida della Costituzione. Tremila, quattromila Euro al mese di un professionista od un artigiano che non paga le tasse dovrebbero essere sufficienti per convincerlo che si possono ignorare le regole della civile e partecipata convivenza. Infine, le difficoltà della vita quotidiana rientreranno nei programmi degli attori professionisti superpagati che si assumono la responsabilità di "non" rappresentare nessuno, tranne che se stessi e i destinatari dei favori elettorali concessi?

martedì 2 marzo 2010

Decisioni importanti

Di fronte a decisioni importanti, prese da persone che conosci, sia pure non direttamente, avverto la necessità di avere rispetto. Una decisione può essere irrilevante, propagandistica. Oppure può provocare cambiamenti definitivi senza lasciare spazio per ripensamenti. Decisioni che possono cambiare la direzione di una vita politica. Il guaio insorge quando le decisioni importanti iniziano ad essere due. Qui i casi diventano, appunto, due: o ci si è sbagliati al momento della prima svolta, oppure non è, quella attuale, una decisione importante, solo opportunistica. Quanti esempi intorno a noi...
Dal Vocabolario Treccani: opportunismo - Comportamento per cui, nella vita privata o pubblica, o nell'azione politica, si ritiene conveniente rinunciare a principi od ideali, e si scende spregiudicatamente a compromessi per tornaconto o comunque per trarre il massimo vantaggio dalle condizioni e dalle opportunità del momento.

lunedì 1 marzo 2010

Qualità dell'aria

Sporadicamente vengono attivati anche da noi servizi che sembrano essere normalità in altre parti del sito geografico chiamato Italia. Sono stato piacevolmente sorpreso dalla notizia che sono in funzione, da qualche settimana, alcune stazioni di rilevamento della qualità dell'aria nella nostra Provincia. E' possibile ora seguire i monitoraggi presso il sito arpacal.it e, attendendo di conoscere le modalità di rilevamento e la collocazione delle stazioni, stabilire se in questa parte d'Italia, dove le attività industriali sono praticamente irrilevanti, ma cospicui sono gli smaltimenti irregolari, si possono concentrare nell'aria elementi tossici dovuti, per esempio, al traffico veicolare urbano o extraurbano. Approfondire questi temi non può che contribuire al risveglio delle coscienze.

sabato 27 febbraio 2010

Il grado di valutazione

In Italia si vota spesso. La frequenza del voto si addice ad un popolo sempre alla ricerca di conferme e rivalse. Ma rivalsa meno efficace del voto non c'è. Troppo impersonale e priva di un coinvolgimento diretto. Quante volte di fronte ad una scheda si è cambiata opinione per provare la sensazione di risultare rilevanti per l'elezione di chi ci ha chiesto il voto? Il grado di valutazione dell'operato di un nostro delegato non è mai sereno, non è basato davvero su quanto promesso per essere eletto e quanto realizzato alla fine del mandato. Ciò è maggiormente vero per le elezioni amministrative. A livello nazionale siamo al parossismo ed all'isteria collettiva. Noi non scegliamo nessuno. Ci hanno raccontato che le ideologie non esistono più e poi ci chiedono di votare contenitori riempiti da soggetti sconosciuti che non conoscono il territorio. Questa è voto ideologico puro. Votiamo chi ha nel programma il cambiamento della legge elettorale, se qualcuno dirà di farlo...

venerdì 26 febbraio 2010

La nascita di un genere musicale - Il Blues

Il Blues non è nato, è divenuto. Sarete d'accordo con me quando dico che questo tipo di musica deriva direttamente da uno stato sociale dell'uomo. Dalla sua condizione, l'uomo è in grado di generare un suono che comunichi il suo disperato bisogno di cambiamento ed il legame con i sensi primari di cui è dotato. Sesso, alcol, terrore del diavolo e lotta contro la schiavitù. Mi pare che molte cose si ritrovino anche oggi, da quando, in qualche parte dell'Africa, una zucca essiccata ed un filo di ferro emettevano un primo gemito rivoluzionario, nel XVII secolo d.C. Ascoltate Son House.

giovedì 25 febbraio 2010

La nostra musica

Ieri mi è capitato di riascoltare un pezzo di Giorgio Gaber. Si trattava di un pezzo del suo irripetibile Teatro Canzone: Atto I - VII quadro - Effetto Giorno. Otto minuti che rapinano la mente. Lui e il "grigio", mitizzato topo di "compagnia", da odiare, amare, catturare, uccidere; ma anche indispensabile per la vita di un uomo solo. Consiglio a tutti un ascolto attento, come se leggessimo un romanzo di Canetti.

mercoledì 24 febbraio 2010

La finta corruzione.

La finta corruzione è praticata da chi ha bisogno di crearsi credenziali da potente, in grado di determinare eventi e situazioni vantaggiose per sè e per i suoi amici. La vera corruzione non si esplica, non si mostra. Quando diviene cosa pubblica possiamo intuire che si è rotto il meccanismo di connivenze che la tutelava. Mi sembra di poter accostare il fenomeno corruzione con le mafie. Silenzio, omertà, divisone degli utili; poi tradimento e vendetta. Ma noi che c'entriamo?

martedì 23 febbraio 2010

Deve diminuire il traffico automobilistico

Se fossimo tutti disponibili a tassarci sull'uso continuo dell'auto in ambito comunale, potremmo provare persino piacere a svolgere le più comuni commissioni giornaliere. Parliamone con i nostri ragazzi, che fremono dalla voglia di fare azioni contro corrente. In questo mare di auto e gas tossici, cosa c'è di più innovativo ed alternativo di rinunciare a spendere per passeggiare senza meta per noia con mezzi costruiti per trasporto di cose e persone e non di pensieri e parole?

lunedì 22 febbraio 2010

Solidarietà ai disoccupati ed ai non occupati.

Perdere il lavoro e le possibilità di sostentamento è la vera emergenza di questi tempi. Non riconoscere o non volere vedere ciò che è evidente rientra in una delle strategie di chi si è assunto il diritto di guidare questo sito geografico che ci affanniamo a chiamare Italia. Se solo ritrovassimo stima reciproca e la forza di incoraggiarci...

sabato 20 febbraio 2010

Oltre 800 gli interventi della Protezione Civile dal 2001 ad oggi. Di questi circa 40 stabiliti dai governi guidati dal centro sinistra. Non è che quando hanno lasciato la guida del Paese i rappresentanti della sinistra hanno avuto l'effetto di disgregare l'Italia? Possiamo attenderci che qualcuno ci propini questa motivazione o possiamo ritenere che il centro destra vuole risollevare l'Italia con interventi straordinari che stimolino l'economia? Fin qui il ragionamento positivo. E chi vuol pensare male cosa ipotizza?

venerdì 19 febbraio 2010

E' un pò strana, come sensazione... ma si può fare.