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giovedì 24 aprile 2014

La "ricerca del lavoro".

In alcune ottuse zone del Globo Terracqueo di Seconda e Terza categoria, gli indigeni si ostinano a protestare per la mancanza di un’occupazione giornaliera retribuita. Non ci si avvede, da quelle parti, che una nuova frontiera è davanti ad essi, pronta per essere superata e esplorata. E’ “l’attività lavorativa non retribuita”. Essa ha delle peculiarità che non possono essere messe a confronto con il lavoro retribuito, sempre causa di fenomeni di insoddisfazione, soprattutto per le questioni che riguardano l’organizzazione delle ferie e dei riposi. I fenomeni peculiari provocano un repentino cambio di valori nelle persone che investono nelle prestazioni di lavoro gratis. In prima istanza, non ci saranno legami di dipendenza e sfruttamento con il “richiedente prestazione”, figura mai abbastanza tutelata dall’apparato statale che ha assoluto bisogno di qualcuno che faccia qualcosa per Lui o per la Società di cui è responsabile per giustificare lo scarso ritorno economico. La presenza sul luogo del lavoro gratuito non è affatto obbligatoria, anzi. In taluni casi, ove intervengano patti chiari e amicizia lunga, prima si interrompe la collaborazione (termine inesatto, perché configura ulteriori 1500 possibili forme contrattuali) e meglio ci si dispone per proseguire aggiornamento culturale in altri loculi od opifici. Ma, in estrema sintesi, si passa rapidamente da un rapporto che preveda un trattamento economico – per lo più umiliante e non puntuale – a forme di ringraziamento verbali o che prevedano omaggi nelle feste comandate. Un bel ” GRAZIE!!!” prenderà il posto dell’ossessivo ripetersi di distacco degli assegni o emissioni di mandati di pagamento tramite bonifici (si chiameranno, tanto per disabituarci al sistema, malefici), che inevitabilmente prevedono disastrose gite in banca o soste in Poste inospitali. Quotidiani aggiornamenti seguiranno per scoprire insieme le novità che ci propone questa Nuova Era SuperDemocratica, fondata sul reciproco aiuto dei componenti di società di persone finalmente prive di esigenze economiche. Basta con lo scambio Denaro-Lavoro!