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Politica. Meridionalismo. Blues.

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lunedì 25 marzo 2013

Salute persa per rabbia.

Nella puntata del 24/03/2013 di Presa Diretta, la resa incondizionata della "Sanità" calabrese. Iacona non ha avuto difficoltà a mostrare il volto peggiore dell'incapacità a disfarci della mediocrità. I peggiori nei posti peggiori, sopratutto i rappresentanti di se stessi, che, come chi li vota, rimangono muti e ben nascosti, speriamo indecorosamente umiliati da scelte interessate. Se quello che conosciamo è il punto più basso del convivere civile, ci sono comunque momenti dignitosi di assistenza sanitaria; ma il punto critico è la media. Le dimissioni vanno rivalutate. Hanno in se una dimensione dignitosa. E' come porgere le scuse a chi deve partire regolarmente per raggiungere i suoi diritti. Dimettiti, Scopelliti.

mercoledì 20 marzo 2013

Questione di diritti.

E lasciatemelo dire. Che di fronte ai diritti si scopre di avere dignità e forza. Che si può essere comunità nella diversità di opinione. Che la presenza inopportuna può essere tollerata, perchè c'è bisogno di tutti per costringere il burocrate a scappare il più presto possibile. Questo è un fatto di diritti sospesi da riprenderci e difendere, fino al punto di fare diventare la protesta intollerabile ai benpensanti, ciò che è di tutti, perciò di ciascuno. Da anni non vedevo sidernesi difendersi così, al di fuori delle lotte politiche. Si, ci siamo. Possiamo essere generazioni coscienti.

martedì 19 marzo 2013

Tiro mancino.

L'Italia sta veramente cambiando. Se la giunta del CONI e lo sport in generale, sempre espressioni conservatrici ed ossequianti di riverenza per definizione, tolgono gli ingressi gratuiti ai Parlamentari agli incontri di calcio, qualcosa sta davvero cambiando.

domenica 17 marzo 2013

Il rifiuto del rifiuto.

Ma che sorpresa trovarsi con altri concittadini a "sentire" finalmente voglia di proposta e di protesta. Convinto fino a ieri che avessimo raggiunto la pace dei sensi civici, ho notato invece che molte persone motivate hanno voluto ascoltare e riflettere su un tema concreto, non procrastinabile, urgente come una nuova boccata di ossigeno. Il nuovo Comitato dei Cittadini per il trattamento dei rifiuti, che non dispone di mezzi se non quelli propri dei cittadini, che può essere migliorato, ingrandito, reso oggettivamente efficace, perchè è mosso da necessità primarie, può diventare determinante per la riconquista dei nostri diritti. A parte il sospetto, presto svanito, che tutto fosse generato da interessi "commerciali" sul trattamento dei rifiuti, si è capito che Siderno, nonostante sia sede di una discarica "temporanea", non gode di alcun vantaggio da riversare ai suoi abitanti. Che nessuno dei paesi limitrofi è disposto ad attendere qualche giorno nel riversare i suoi rifiuti, trattati o no, per permettere che il paese sia ripulito. Che occorre almeno un milione di euro per far partire la differenziata. Che non è possibile fare una pulizia urgente benchè straordinaria del territorio. Questi e altri motivi devono spingerci, oltre che procedere con la fase della proposta, a insistere sulla protesta veemente. A Mercoledì 20, in Piazza Municipio, per capirci.

venerdì 8 marzo 2013

Un giorno come gli altri. Ma non per tutti.

"...Ecco perchè non si lasciavano sedurre altrettanto facilmente da lavoro e gerarchie, uniformi e medaglie. Alla fede che gli uomini rivelavano nei riguardi di quelle istituzioni del resto fondate da loro soltanto, le donne opponevano un diverso principio di individualità in cui l'essere veniva prima dell'agire. Molto tempo fa gli uomini avevano interpretato tutto ciò come sovversivo. Le donne semplicemente racchiudevano quello spazio che l'uomo desiderava penetrare. Fu questo che suscitò l'ostilità maschile." Ian McEwan - Bambini nel tempo.

giovedì 7 marzo 2013

La politica dei ricchi.

Dev'essere una bellissima sensazione riuscire a ricavare dal proprio lavoro un benessere cospicuo. Vantaggi e preoccupazioni finiscono probabilmente con il bilanciarsi. Ecco perché, a mente più o meno libera, alcuni nostri concittadini - in verità molto pochi - riescono ad elaborare teorie sociali e politiche con originalità anche apprezzabile. A primo acchito penso male; mi preoccupo di intuire che siano - i magnanimi - dediti alla tutela dei propri beni e delle proprie idee. A fatica decido di pensare oltre, ma non supero mai l'impressione che vogliano quantomeno tutelare la classe sociale di appartenenza e provenienza. E mi meraviglio quando le idee, i loro sforzi economici ed organizzativi, fanno presa su più classi sociali contemporaneamente. Ora mi accuso di mancanza di fiducia nei nostri eroi, poi mi accuso di troppa fiducia concessa, quando mi ritrovo a lottare per le idee di altri. Perchè questo è il punto: le ricadute positive dei progetti che provengono da clubs ristretti e benestanti non possono - secondo me - prevedere che la maggioranza dei cittadini italiani ne possano beneficiare. Uno su due deve pagare qualcosa in più per il benessere dell'altro. Vero Berlusconi e Grillo?

martedì 5 marzo 2013

L'ascesa in politica.

Qualche anno fa, nel corso di una serata in un ristorante in collina, il Nostro decise di lasciare il suo lavoro di successo, l'imprenditore televisivo, per dedicarsi alla politica. Il problema era il seguente: a quale partito associarsi? O fondarlo direttamente? Il tono della conversazione, con i suoi ospiti, era volutamente cinico e, per questo, carico di verità. Il Nostro non aveva convinzioni politiche; piuttosto notevoli capacità manageriali e grosse ambizioni. La scelta del partito non aveva importanza. Aveva solo bisogno del sostegno dei deboli e della promozione dei forti. Dopo il caffè decise che avrebbe militato nelle file della destra, che deteneva il potere ed era probabile che lo conservasse. I metodi di selezione della sinistra apparivano tortuosamente democratici e prevenuti nei confronti di chi non era stato membro del partito. In breve, gli fu offerto un bel posto in lista. Infrangendo la regola, il Nostro parlò più alla televisione che ai giornali ed elencò le vittorie del governo. Il suo programma consisteva nel fare infondere fiducia in sé nei poveri ed incrementare gli incentivi per i ricchi. Si scagliò contro l'ergastolo e contro il sistema penale. L'alto stile oratorio prevedeva: “Sono convinto di parlare a nome di tutti quando dico...” e “Nessuno può certo negare”... Scrisse un articolo che riguardava i successi ottenuti dal governo contro la mafia. Questo atteggiamento, unito all'aiuto di qualche collega influente, lo portò al successo. Perchè, vedete, la politica è un passatempo per i ricchi; è una passione per gli intellettuali; è una frustrazione continua, per chi la subisce.

lunedì 4 marzo 2013

Il Magnanimo.

Dopo aver pensato per otto lunghi minuti, il Tutore dalle membra stanche, decise: "occorre provvedere all'acquisto di strumenti che richiamino alla mente il M5S, nel sua aspetto più accattivante e tecnologico. Qualcosa che dimostri, in modo evidente e definitivo, che la tecnologia, in mano a persone competenti, può annullare le distanze tra le pecore ed il pastore". Fu così che, in men che non si dica e facendo fronte alla spesa con soldi della comunità festante e sempre debitrice, procedette all'acquisto di 65 strumenti di connessione eterna. Ma gli elettori di centro destra sono i più contenti, il Grande Governatore sarà connesso 24h su 24h, tramite FB e Twitter, con chi vorrà inviargli Tanti Auguri per il 19 Marzo. Tutti gli Onorevoli adoreranno il Magnanimo e gusteranno il momento glorioso. I benestanti Calabresi ringraziano, assicurando di far fronte di tasca loro all'intenso traffico di baci.

sabato 2 marzo 2013

I due Politici.

Due Politici, un Piddino e un Pidiellino, frementi uomini di domani, si erano urtati nel passaggio degli scranni dl Parlamento. La cosa li aveva innervositi: il Piddino aveva scagliato un pugno al rivale e questi aveva reagito, ferendo in modo piuttosto serio l’occhio del primo. Nel tentativo di intervenire, i compagni di Partito prima, i Capigruppo poi, avevano perso le staffe ritrovandosi coinvolti nella zuffa. I pochi colleghi presenti dei due Partiti presero a cercarsi reciprocamente con intenzioni bellicose. Ci fu una brutta scena, con una scheda magnetica tagliente e, pochi minuti dopo, un giovane grillino era rimasto seriamente ferito alla lingua. Nel generale accendersi degli animi, due anziani di Partito si erano messi le mani addosso e un doppiopetto ne era risultato alquanto malconcio. Una neofita del Pdl aveva perso una spilla a seguito di uno spintone di uno steward. Nel giro di mezz’ora i Gruppi Parlamentari si erano ritirati e si scambiavano veementi insulti scatologici nel corso di rispettive conferenze stampa. Spinte e urti tra i giornalisti presenti. Il Piddino pugilatore fu accusato di avere contatti con il KGB e quindi moventi politici. Il capo del PDL meditò seriamente per 15 minuti. Dopo mezza giornata di furiosi lanci di matite, fu un giovane esponente del M5S che propose una tregua. Il Presidente della Repubblica disse: di questo, l’intero pianeta ne prova sollievo.