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martedì 11 gennaio 2022

Vietato pensare che le masse esistano.

 

"L'opera di Gustave Le Bon costituisce la più tipica espressione ideologica dell'orrore aristocratico di fronte alla democrazia, identificata con il dominio, tirannico e distruttivo al tempo stesso, delle masse. L'idea che sta alla base della sua visione apocalittica del futuro dell'Europa è che l'ingresso delle classi popolari nell'arena politica rappresenta una terrificante minaccia per la civiltà in quanto tale. Tutto ciò che è personale, qualificato, elevato, razionale è destinato a essere spazzato via dall'avanzata delle masse. Queste faranno precipitare l'Europa nella barbarie in quanto, guidate da capi improvvisati e demagogici, instaureranno, in luogo del governo dei migliori, quel reggimento politico che Aristotele aveva chiamato oclocrazia."

Non conoscevo Gustave Le Bon, e capisco perchè. Ma la cronologia degli eventi, dalla perdita dei significato di democrazia tradotto dagli aristocratici nei fenomeni sopra riportati e che ricadono oggi, intatti e sovrastanti, come macigni, sembra accostarsi perfettamente agli eventi che stiamo vivendo negli ultimi due anni. 

In questi anni, infatti, la democrazia è superata nei fatti da forme di oligarchia soffolta e soffocante i diritti sociali e civili della maggioranza delle persone, a cui toglie anche rappresentanza politica. Le quali persone, però, sono più consapevoli, in attesa di sapersi organizzare per diventare società più giusta. Speriamo. I resistenti, coloro che non si abbandonano alla furia dei due disvalori contrapposti, idrovore di equità sociale, ci sono ancora.