BENVENUTI NEL BLOG DELLE RIFLESSIONI

Politica. Meridionalismo. Blues.

Pagine

sabato 28 dicembre 2013

Le virtù del cerchiobottista.

Assistere e ascoltare la lezione del cerchiobottista non è da tutti. Occorre prepararsi all'evento. Si esige profondo silenzio e calma. Ciò a cui assisteremo tranquilizza e proietta le certezze in una dimensione solo teoricamente tangibile. Il cerchiobottista inizia con l'inspirare profondamente e, controllate le immediate vicinanze, espira con molta forza. Niente deve frapporsi fra Lui e la realtà. Ora siamo pronti. Quella che uscirà dalla Sua bocca non sarà però solo aria arricchita di anidride carbonica. Articolerà pillole e cucchiaiate di saggezza in rapida successione, come una collana di perle la cui rotondità perfetta si resta esterrefatti ad osservare, ascoltare e ammirare estasiati. Dalla morbida tenacia della lingua che preme contro il palato e sorregge nello sforzo le labbra protese verso il mondo, il cerchiobottista sciorina - con quale invidia noi persecutori del mondo siamo attratti dalla magia - parole che sono intrecciate le une alle altre da un filo logico e magico insieme, che fanno apparire la realtà per quello che finalmente è, alla vista di un abile traduttore dei fatti e misfatti che la vita ci costringe a vivere. Dopo un certo lasso di tempo, diciamo, un'oretta, ci troviamo in un'altra dimensione, costituita da pareri non richiesti e interpretazioni di fatti così evidenti, che mai avremmo supposto potesse esistere un'altra versione. Ma in tutto questo consiste il lavoro del cerchiobottista: sistemare la realtà, sconvolgerla senza violenza, non attribuire mai responsabilità dirette, invitare con argomenti ondivaghi alla tolleranza di tutto. Perchè la responsabilità di ciò che è successo, semmai fosse successo qualcosa, non è sua, non è tua, non è mia. Il mondo è bello comunque, se a pagare le conseguenze sono tanti.

mercoledì 20 novembre 2013

La ricerca di prosa idonea.

Non è stata una ricerca facile. Ho puntato sulla efficacia dei vocaboli, sull'acutezza massima dell'autore. Sulla necessaria efferatezza dell'atto compiuto. Sul senso di rifiuto di completare la lettura e, nel contempo, sulla irresistibile necessità di portare a termine una simile lettura. Comica e tragica, come nella migliore tradizione romana e romanesca. Di seguito, ciò che ho in animo di rappresentare in una istantanea che spieghi il come e il perché mi è venuta una sostanziale, corposa, ineluttabile esigenza di repulsione sulla falsa rappresentanza. - ...con raccomandarsi di preghiera in brucio a Sant'Antonio di Padova miracolatore amorosissimo a tutti noi, anche però in una ai buoni uffici (nel trascorso di lei tempo automatici) del plesso emorroidale medio, plexus haemorroidalis medii. Pervenne infatti alla deliberata strizione dei più quotati anelli rettali, se pure estenuati da vecchiezza: non del tutto inoperanti, per quanto via via sempre più fatiscenti negli anni, le cosiddette valvole di Houston, principe la supervalvola di Kohlrausch, nè le semilunari di Morgagni. Il disperato tentativo di blocco dell'ampolla, sulle cui postreme ritenute ohi ohi ohi di già il trauma grigioverde-nero-argento impelleva concomitato da fischio ohi ohi ohi acutissimo della vaporiera in arrivo, non riuscì per altro se non allo sblocco d'un qualche gocciolone piuttosto fòbico, gnaffe, sulla banchina d Casal Bruciato: free along bank, sì, fab Casal Bruciato, per quanto alcuni dicano e però scrivano cif, cost insurance free, e alcuni addirittura ciàf. Tratto da: Quer pasticciaccio brutto de via Merulana - Carlo Emilio Gadda.

domenica 13 ottobre 2013

Strane richieste di fiducia.

Giungono pressanti richieste di fiducia verso organismi di rappresentanza detti Partiti, provenienti da funzionari addetti al reclutamento di elettori. Come se fossero automi programmati nella gestione del potere, per cui una volta affrancati da un congruo numero di voti, possono svolgere il loro compito senza nulla dover dimostrare o rendicontare. Sono ben strane queste richieste, avanzate dai possessori di tessere e baroni delle segreterie. Negli anni passati, il Partito ha rappresentato un baluardo del consolidamento democratico del nostro Paese. PCI e DC potevano ben dirsi affidatari delle esigenze e recriminazioni di un popolo che nutriva lecite speranze di accoglienza delle giuste richieste di miglioramento della vita lavorativa e culturale. Ora, no. Non c'è nulla da cullare o da gestire. L'elettore è sveglio e vigile. Si sollecita piuttosto un uso congruo del potere che inevitabilmente l'elezione consegna a chi comunque non è stato scelto dal popolo e che non può che rappresentare un basso numero di persone, giusto quelle che hanno potuto inserire il fortunato nelle liste di collocamento elettorali. Le richieste di fiducia non vanno fatte agli elettori. Non vanno proprio fatte. Si deve garantire una produzione legislativa che tuteli la vita degli elettori e delle altre persone che legittimamente, in molti casi in modo corretto, non hanno nessuna intenzione di legittimare procedure non democratiche con il loro voto e, in generale, di tutti i cittadini, i residenti, gli ospiti, gli immigrati presenti sul nostro territorio. Nessuna richiesta di fiducia c'è più da avanzare. Neanche nel caso di Partiti padronali, terribili esperimenti provvisori e con secondi fini evidenti.

venerdì 13 settembre 2013

Intenzioni e capacità del Politico di professione.

Appena rieletti, i Politici di professione sono risolutamente contrari a introdurre o imporre qualsiasi miglioria alla legislazione di interesse nazionale, mentre, e ciò è molto significativo, tutti i nuovi eletti - persone assai sprovvedute - iniziano subito a pensare a proposte di perfezionamento. Su queste attività sprecano tempo ed energie, che potrebbero, a dire dei carrieristi, sfruttare in altro modo. La sola via giusta è adattarsi alla situazione corrente, perchè quand'anche fosse possibile correggere alcuni dettagli, nel migliore dei casi si otterrebbero vantaggi in un futuro che non li riguarda direttamente. Ciò è dannoso per gli eletti, perchè si innescano meccanismi infantili di gelosia ed invidia interni ai Partiti o Movimenti. Questi organismi sono contenitori immobili, pronti a sotterrare chi non resta quieto ed ossequioso delle regole e costringono i nuovi eletti ad uno stato di provvisorietà permanente. Di qualsiasi fede politica essi siano.

domenica 1 settembre 2013

Analisi kafkiana di un elettore all'Uomo Pubblico Nominato.

Analisi kafkiana di un elettore all'Uomo Pubblico Nominato. (contento del Suo compenso e qualche volta, gli auguro, del Suo operato). Poi vengono alla luce gli inconvenienti di un sistema che si attiene al segreto delle nomine. Il Nominato perde il contatto con la popolazione; è in grado di cavarsela bene con gli appuntamenti elettorali usuali, di media complessità, appuntamenti che fanno il loro corso come da soli. Ha bisogno di qualche aggiornamento occasionale, ma di fronte a fenomeni estremamente semplici o particolarmente intricati, spesso è indeciso: barricato giorno e notte dentro le Sue riunioni, manca di comprensione verso i rapporti umani e di questo ne risente. Allora va dal Capo a chiedere consiglio, normalmente con un portaborse. Il caso in questione entra nel loro campo visivo senza che Egli sappia per lo più da dove viene e si dilegua senza che Egli sappia verso dove è diretto. Il Capo concede di occuparsi solo di un troncone del caso e il risultato del Suo lavoro lo conoscerà poi, con calma. Ma lui è esperto e un uomo esperto impara più di un altro. Tutti i Nominati sono sempre irritati, anche quando sembrano calmi. Per questo non li voto.

venerdì 16 agosto 2013

La ricerca delle feste di massa.

Gli appuntamenti culturali e festaioli di una piccola località con ambizioni turistiche sono oggetto da sempre di prese di posizione più o meno motivate. Sebbene le presenze turistiche nella nostra città non siano numericamente importanti, ciò che conta è la diversificazione dell'offerta, anche quando essa punta su tipi di intrattenimento che popolino rumorosamente o musicalmente (dipende dai gusti) territori esausti che hanno da trarre profitto in minima misura da prestazioni da decibel e alcolici in libera uscita. Se si analizza l'offerta culturale in senso stretto nel periodo estivo a Siderno non c'è di che lamentarsi. Dalla presentazione di libri, ai premi letterari, alle iniziative storico-gastronomiche - tutti eventi dovuti alla encomiabile operosità degli organizzatori - c'è solo da scegliere. Con leggerezza, non volendo e non dovendo obbligatoriamente essere di fronte ad eventi di caratura eccezionale, si possono cogliere, con una dimensione "estiva", le intenzioni di chi organizza e di chi partecipa con l'evidente obiettivo di intrattenersi con la località ospite. Siderno offre possibilità di partecipazione diversificata. La scelta deve andare verso la copertura di tutte le richieste. Ma ciò deve essere fatto compatibilmente con le possibilità dell'organizzatore e dei residenti, tenendo ben presente che un numero esorbitante di partecipanti ad eventi collettivi a suon di decibel, non è esattamente ciò che Siderno può mettere a disposizione sistematicamente. Apprezzamenti sinceri devono comunque andare a chi si misura con iniziative che definire "a perdere" non è azzardato.

lunedì 3 giugno 2013

Il mio conflitto di interessi.

Al pensiero che anche il giorno 2 Giugno 2013, alla presenza delle più importanti cariche istituzionali della mia Regione ed al cospetto di tante persone, dignitosamente e rispettosamente predisposte all'ossequio doveroso dell'Anniversario della Repubblica Italiana, altre 6 o 7.000 persone in tutta Italia potrebbero aver perso il posto di lavoro a causa della mia indecisione nella scelta del sistema elettivo del Presidente della Repubblica - alla Francese, alla Birmana, alla Tedesca o alla Calabrese - mi rende obiettivamente prostrato e conscio della mia miopia e grettezza, miste alla mancanza di comprensione delle priorità del Popolo Italiano.

sabato 1 giugno 2013

Titoli per credibilità.

La credibilità è buona cosa. Si acquisisce per titoli e meriti e si esprime con atti ed intenzioni dichiarate o scritte. I propositi, le intenzioni, i programmi si fanno pervenire agli eventualmente interessati con mezzi appropriati, molti dei quali li conosciamo, anzi e meglio, li subiamo senza necessariamente potere o volere replicare. In linea di massima, nella mia condizione di lettore e di osservatore certo non privilegiato della vita della nostra cittadina e dei fatti che la riguardano, sono mediamente contento che sotto una coltre di cenere di scarso interesse, si comincino a muovere, questa è la mia sensazione, intenzioni ed illustrazioni di propositi progettuali a lungo termine, date le condizioni di forzato immobilismo democratico. Le dimensioni e la portata reale e realistica di taluni progetti sono tutti da verificare. La fattibilità delle iniziative, ancorché confezionate come meglio non si potrebbe, si scontreranno irrimediabilmente, ma voglio essere smentito, da difficoltà ed impreparazione della collettività, costretta a fare i conti con problemi reali non procrastinabili. In anni di migliori condizioni sociali ed economiche, Siderno ha visto sprecare mezzi e potenzialità. Una Amministrazione dopo l'altra, gli anni sono trascorsi senza un progetto, sebbene minimalista e concreto, portato a buon fine. Cosa può succedere di così diverso, ora, in un contesto così deteriorato?

mercoledì 10 aprile 2013

Emigrazione Sanitaria.

Il provvedimento preso da Caldoro, in Campania, che riguarda le autorizzazioni da richiedere all'Asl di appartenenza per farsi curare fuori Regione, non può, oggettivamente, applicarsi in Calabria. Anzi, penso che il palestrato istituzionale voglia incentivare questa forma di turismo. Poi valuteremo il rimborso.

lunedì 25 marzo 2013

Salute persa per rabbia.

Nella puntata del 24/03/2013 di Presa Diretta, la resa incondizionata della "Sanità" calabrese. Iacona non ha avuto difficoltà a mostrare il volto peggiore dell'incapacità a disfarci della mediocrità. I peggiori nei posti peggiori, sopratutto i rappresentanti di se stessi, che, come chi li vota, rimangono muti e ben nascosti, speriamo indecorosamente umiliati da scelte interessate. Se quello che conosciamo è il punto più basso del convivere civile, ci sono comunque momenti dignitosi di assistenza sanitaria; ma il punto critico è la media. Le dimissioni vanno rivalutate. Hanno in se una dimensione dignitosa. E' come porgere le scuse a chi deve partire regolarmente per raggiungere i suoi diritti. Dimettiti, Scopelliti.

mercoledì 20 marzo 2013

Questione di diritti.

E lasciatemelo dire. Che di fronte ai diritti si scopre di avere dignità e forza. Che si può essere comunità nella diversità di opinione. Che la presenza inopportuna può essere tollerata, perchè c'è bisogno di tutti per costringere il burocrate a scappare il più presto possibile. Questo è un fatto di diritti sospesi da riprenderci e difendere, fino al punto di fare diventare la protesta intollerabile ai benpensanti, ciò che è di tutti, perciò di ciascuno. Da anni non vedevo sidernesi difendersi così, al di fuori delle lotte politiche. Si, ci siamo. Possiamo essere generazioni coscienti.

martedì 19 marzo 2013

Tiro mancino.

L'Italia sta veramente cambiando. Se la giunta del CONI e lo sport in generale, sempre espressioni conservatrici ed ossequianti di riverenza per definizione, tolgono gli ingressi gratuiti ai Parlamentari agli incontri di calcio, qualcosa sta davvero cambiando.

domenica 17 marzo 2013

Il rifiuto del rifiuto.

Ma che sorpresa trovarsi con altri concittadini a "sentire" finalmente voglia di proposta e di protesta. Convinto fino a ieri che avessimo raggiunto la pace dei sensi civici, ho notato invece che molte persone motivate hanno voluto ascoltare e riflettere su un tema concreto, non procrastinabile, urgente come una nuova boccata di ossigeno. Il nuovo Comitato dei Cittadini per il trattamento dei rifiuti, che non dispone di mezzi se non quelli propri dei cittadini, che può essere migliorato, ingrandito, reso oggettivamente efficace, perchè è mosso da necessità primarie, può diventare determinante per la riconquista dei nostri diritti. A parte il sospetto, presto svanito, che tutto fosse generato da interessi "commerciali" sul trattamento dei rifiuti, si è capito che Siderno, nonostante sia sede di una discarica "temporanea", non gode di alcun vantaggio da riversare ai suoi abitanti. Che nessuno dei paesi limitrofi è disposto ad attendere qualche giorno nel riversare i suoi rifiuti, trattati o no, per permettere che il paese sia ripulito. Che occorre almeno un milione di euro per far partire la differenziata. Che non è possibile fare una pulizia urgente benchè straordinaria del territorio. Questi e altri motivi devono spingerci, oltre che procedere con la fase della proposta, a insistere sulla protesta veemente. A Mercoledì 20, in Piazza Municipio, per capirci.

venerdì 8 marzo 2013

Un giorno come gli altri. Ma non per tutti.

"...Ecco perchè non si lasciavano sedurre altrettanto facilmente da lavoro e gerarchie, uniformi e medaglie. Alla fede che gli uomini rivelavano nei riguardi di quelle istituzioni del resto fondate da loro soltanto, le donne opponevano un diverso principio di individualità in cui l'essere veniva prima dell'agire. Molto tempo fa gli uomini avevano interpretato tutto ciò come sovversivo. Le donne semplicemente racchiudevano quello spazio che l'uomo desiderava penetrare. Fu questo che suscitò l'ostilità maschile." Ian McEwan - Bambini nel tempo.

giovedì 7 marzo 2013

La politica dei ricchi.

Dev'essere una bellissima sensazione riuscire a ricavare dal proprio lavoro un benessere cospicuo. Vantaggi e preoccupazioni finiscono probabilmente con il bilanciarsi. Ecco perché, a mente più o meno libera, alcuni nostri concittadini - in verità molto pochi - riescono ad elaborare teorie sociali e politiche con originalità anche apprezzabile. A primo acchito penso male; mi preoccupo di intuire che siano - i magnanimi - dediti alla tutela dei propri beni e delle proprie idee. A fatica decido di pensare oltre, ma non supero mai l'impressione che vogliano quantomeno tutelare la classe sociale di appartenenza e provenienza. E mi meraviglio quando le idee, i loro sforzi economici ed organizzativi, fanno presa su più classi sociali contemporaneamente. Ora mi accuso di mancanza di fiducia nei nostri eroi, poi mi accuso di troppa fiducia concessa, quando mi ritrovo a lottare per le idee di altri. Perchè questo è il punto: le ricadute positive dei progetti che provengono da clubs ristretti e benestanti non possono - secondo me - prevedere che la maggioranza dei cittadini italiani ne possano beneficiare. Uno su due deve pagare qualcosa in più per il benessere dell'altro. Vero Berlusconi e Grillo?

martedì 5 marzo 2013

L'ascesa in politica.

Qualche anno fa, nel corso di una serata in un ristorante in collina, il Nostro decise di lasciare il suo lavoro di successo, l'imprenditore televisivo, per dedicarsi alla politica. Il problema era il seguente: a quale partito associarsi? O fondarlo direttamente? Il tono della conversazione, con i suoi ospiti, era volutamente cinico e, per questo, carico di verità. Il Nostro non aveva convinzioni politiche; piuttosto notevoli capacità manageriali e grosse ambizioni. La scelta del partito non aveva importanza. Aveva solo bisogno del sostegno dei deboli e della promozione dei forti. Dopo il caffè decise che avrebbe militato nelle file della destra, che deteneva il potere ed era probabile che lo conservasse. I metodi di selezione della sinistra apparivano tortuosamente democratici e prevenuti nei confronti di chi non era stato membro del partito. In breve, gli fu offerto un bel posto in lista. Infrangendo la regola, il Nostro parlò più alla televisione che ai giornali ed elencò le vittorie del governo. Il suo programma consisteva nel fare infondere fiducia in sé nei poveri ed incrementare gli incentivi per i ricchi. Si scagliò contro l'ergastolo e contro il sistema penale. L'alto stile oratorio prevedeva: “Sono convinto di parlare a nome di tutti quando dico...” e “Nessuno può certo negare”... Scrisse un articolo che riguardava i successi ottenuti dal governo contro la mafia. Questo atteggiamento, unito all'aiuto di qualche collega influente, lo portò al successo. Perchè, vedete, la politica è un passatempo per i ricchi; è una passione per gli intellettuali; è una frustrazione continua, per chi la subisce.

lunedì 4 marzo 2013

Il Magnanimo.

Dopo aver pensato per otto lunghi minuti, il Tutore dalle membra stanche, decise: "occorre provvedere all'acquisto di strumenti che richiamino alla mente il M5S, nel sua aspetto più accattivante e tecnologico. Qualcosa che dimostri, in modo evidente e definitivo, che la tecnologia, in mano a persone competenti, può annullare le distanze tra le pecore ed il pastore". Fu così che, in men che non si dica e facendo fronte alla spesa con soldi della comunità festante e sempre debitrice, procedette all'acquisto di 65 strumenti di connessione eterna. Ma gli elettori di centro destra sono i più contenti, il Grande Governatore sarà connesso 24h su 24h, tramite FB e Twitter, con chi vorrà inviargli Tanti Auguri per il 19 Marzo. Tutti gli Onorevoli adoreranno il Magnanimo e gusteranno il momento glorioso. I benestanti Calabresi ringraziano, assicurando di far fronte di tasca loro all'intenso traffico di baci.

sabato 2 marzo 2013

I due Politici.

Due Politici, un Piddino e un Pidiellino, frementi uomini di domani, si erano urtati nel passaggio degli scranni dl Parlamento. La cosa li aveva innervositi: il Piddino aveva scagliato un pugno al rivale e questi aveva reagito, ferendo in modo piuttosto serio l’occhio del primo. Nel tentativo di intervenire, i compagni di Partito prima, i Capigruppo poi, avevano perso le staffe ritrovandosi coinvolti nella zuffa. I pochi colleghi presenti dei due Partiti presero a cercarsi reciprocamente con intenzioni bellicose. Ci fu una brutta scena, con una scheda magnetica tagliente e, pochi minuti dopo, un giovane grillino era rimasto seriamente ferito alla lingua. Nel generale accendersi degli animi, due anziani di Partito si erano messi le mani addosso e un doppiopetto ne era risultato alquanto malconcio. Una neofita del Pdl aveva perso una spilla a seguito di uno spintone di uno steward. Nel giro di mezz’ora i Gruppi Parlamentari si erano ritirati e si scambiavano veementi insulti scatologici nel corso di rispettive conferenze stampa. Spinte e urti tra i giornalisti presenti. Il Piddino pugilatore fu accusato di avere contatti con il KGB e quindi moventi politici. Il capo del PDL meditò seriamente per 15 minuti. Dopo mezza giornata di furiosi lanci di matite, fu un giovane esponente del M5S che propose una tregua. Il Presidente della Repubblica disse: di questo, l’intero pianeta ne prova sollievo.

giovedì 28 febbraio 2013

Abbiamo bisogno del rigassificatore per rendere l'aria ancora più pestilenziale. Già è un successo mettere insieme 16 atti respiratori al minuto per 24 ore successive (escluso ipertesi e sotto sforzo). Opera pubblica necessaria e sostenibile o, come al solito, dichiarata e non spiegata ai cittadini, che devono solo accettare? Il resto dell'aria è appestata da opinioni politiche e sociali non richieste, rilasciate come palline da tennis da distributori automatici, quelli per l'allenamento.

mercoledì 27 febbraio 2013

Torno a descrivere la sensazione, che per i fatti accaduti intanto è divenuta certezza, che vera crisi (sociale, politica, economica), qui, non c'è. Troppo abituati a convivere con i difetti di Amministrazioni finte, tanto è vero che la macchina comunale sopravvive comunque al vuoto di rappresentanza, non siamo nelle condizioni di distinguere tra un livello di servizi sociali efficienti e l'attuale situazione, veramente desertificata di dignità e responsabilità. Quindi, non c'è crisi. Oggettivamente convinto che i veri poveri, intesi come misere ombre abituate al peggio, siamo noi. Nessuno escluso.

martedì 26 febbraio 2013

Desidero augurare Buon Lavoro alle poche persone che con pervicacia hanno inseguito il sogno quasi impossibile di cambiare l'Italia, candidandosi alle Politiche di questi giorni. Alle molte che l'hanno fatto per gestire il potere personale e per prestigio inutile e scoraggiante, Auguro, di vero cuore, un bel mucchio di giorni da cassintegrati. Perchè in Italia non c'è crisi, se si vota così.