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martedì 24 febbraio 2015

Le forze italiane.

Continuare ad essere indifferenti nei confronti dell’espatrio di italiani verso l’estero esaurisce le riserve di un Paese già povero di persone vivaci, intraprendenti. Coloro che non riescono ad avere successo fuori dall’Italia sono persi ugualmente, dato che dovranno comunque adattarsi a vivere e a lottare in un altro Paese. Come non si individui in questo sperpero continuo il male peggiore che attanaglia la nostra società resta un fatto avvolto nel mistero. Ci si allieta delle vittorie elettorali, non capendo che si tratta di una sola piccola vittoria di fronte ad una guerra che non darà soddisfazioni se non limitate al prestigio (?)personale e senza ricadute durature. Se fosse facile risolvere questi problemi ci candideremmo tutti. E forse sta già succedendo, inutilmente.

mercoledì 18 febbraio 2015

Con quali prospettive.

Mi disse una volta un amico consigliere comunale, in assoluta buona fede, che se avessi avuto un problema di viabilità, una difficoltà tangibile nella disposizione dei sensi unici o dei divieti di sosta, avrei potuto parlargliene, perché quella Amministrazione Comunale appena eletta aveva intenzione di risolvere i problemi dei cittadini, ascoltandoli. Gli dissi subito che non mi sarei avvalso di quella facoltà, semplicemente perché ci si aspetta che chi è eletto sappia come mettere in pratica il progetto che lo ha portato a rappresentare molti suoi concittadini. In queste poche parole c’è quanto di meglio un elettore si auguri in un’Amministrazione Comunale: piena fiducia nelle intenzioni; certezza della presenza di un progetto che guidi ogni atto amministrativo; rapporti paritari con i cittadini senza corsie privilegiate; senso del dovere e spiccate doti di ascolto; rigoroso rispetto del programma elettorale. Non è troppo ambizioso il mio programma di elettore. E’ dovuto.