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Politica. Meridionalismo. Blues.

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giovedì 28 luglio 2022

Fondamentalisti.

Prima o poi qualcuno avrebbe toccato il tema del fondamentalismo politico. Alcuni avrebbero voluto farlo prima di altri, sono certo, ma un poco di riservatezza può avere indotto a lasciare perdere un argomento tosto, quasi autolesionista.
Il fondamentalismo, dunque, esiste. Si evidenzia quando una forza politica - ma anche un gruppo ristretto di persone, un gruppo economico o religioso pretendono di modificare l'assetto della società civile secondo i propri principi, di fatto imponendoli agli altri cittadini.
E quando si avvicinano le elezioni, momento in cui i gruppi vincenti acquisiscono il diritto ad esercitare le loro prerogative, in modo democratico sia chiaro, si chiude il periodo precedente, fatto bene o male dai governanti legittimati decaduti e si apre un altro caotico momento in cui si è soggetti ad una pioggia tossica di messaggi contenenti invettive, ultimatum, adulazioni, poco eleganti inviti a tacere. Amicizie senza troppe esigenze e affetti vengono travolte da posizioni "fondamentaliste".
Qui si pretende, però, di salvare un tipo di fondamentalismo di reazione alla realtà grama, stitica e feroce che si vive, per alcuni versi ricattatoria. Se non si esige dagli eletti - ma anche dai candidati - un comportamento almeno dignitoso, se le scelte proposte sono difficilmente accettabili ma finiscono per essere ricatti buttati su un tavolo da gioco in cui i presunti giocatori forti dispongono di tutti i mezzi e gli altri subiscono, ecco, si realizza quel particolare momento in cui compare il fondamentalismo individuale che fa dire: no, tu no. Tu non avrai il mio consenso e te lo rendo noto.
Perchè le altre difese di fatto sono terminate.

lunedì 11 luglio 2022

Come vorresti essere informato?

Quando leggiamo una notizia o più frequentemente quando scorgiamo una condivisione di un articolo su un social siamo lì a cercare di immaginare e capire quanto il pezzo rifletta la realtà. Facile scoprire che quasi sempre l’articolo è diverso anche in modo opposto da altre dichiarate visioni della propria realtà.

Come è possibile? Da lettore a volte annoiato dalla ripetitività, a volte attirato in imboscate inverosimili su notizie romanzate ma scritte benissimo, a volte adirato per le incommensurabili botte di lingue al potere o al dissenso a tutti i costi, a volte sinceramente interessato a prese di posizione originali, penso che ogni articolo o pezzo ambisca seriamente ad essere obiettivo. Una pretesa che molte volte diventa sentenza inappellabile, anche per non dare alcuna possibilità di mediazione o opposizione.

E quindi, si dà maggior risalto a ciò che è a portata di mano, personale, elitario e negativo; oppure si fa grande assegnamento su fonti ufficiali o di alto livello, a volte sconosciute ai più (che colpa, che colpa) e quindi ritenute valide proprio perché dissidenti e non allineate.

Questo modo di scrivere o condividere favorisce la tutela della propria nicchia culturale, anche praticando il sensazionalismo. Genera immagini negative di comportamenti distanti culturalmente e fisicamente o di gruppi considerati devianti all'interno della società, secondo una morale autodefinita ufficiale e tipica delle élites, oppure garantisce maggiore spazio a coloro che detengono il potere e che mantengono lo status quo.

Come mi difendo? Leggendo, stando attento a cosa leggo, nel caso rileggendo. Una vita stancante. Potrei sbrigarmi e togliermi dagli imbarazzi coglioneggiando senza fine o andando a pescare, sempre che la pesca non risulti a sula volta una forma di adescamento sottile e appuntita.

domenica 10 luglio 2022

T-Bone Walker, il primo chitarrista elettrico del blues.

Era maggio 2020 quando pubblicai un ultimo pezzo sul blues che preferisco. Qualcosa si è rotto, nel frattempo, molto probabilmente, in prima persona, mi sono rotto di inseguire il fantasma di una pandemia avvertita in modo diverso da praticamente ognuno dei cittadini del mondo intero, almeno quelli consapevoli, informati.

Questo lungo lasso di tempo è stata una parentesi graffa. Nel senso che all'interno dei sigoli anni altre parentesi tonde e quadre si sono aperte e chiuse su ogni aspetto delle vite mia e di chi sta vicino a me. 

In questa domenica di luglio 2022 scatta il poco resistibile desiderio di condividere non so con chi l'esperienza di ascolto di un tipo di blues generato in piccole località dove erano grandi le ingiustizie sociali a spese dei lavoratori neri, in quel caso.(ma guarda, anche lì). Qui ora succede lo stesso fenomeno nei confronti dei lavoratori precari di tutti i settori, che se non avessero le famiglie di appartenenza come cuscinetto e ammortizzatore sarebbero, e ci sono, poveri veri costretti alla sussistenza.

T-Bone Walker, è lui l'eroe di questo appuntamento, fece leva sulla capacità di sviluppo tecnologico del suo essere musicista popolare. Siamo negli anni '40 del secolo scorso e da lì inizia un percorso denso di blues vero.

Il suo merito? T-Bone Walker introdusse la chitarra elettrica nel blues. Una cosa enorme, una sensazione di esordio elettrico continuo, una ricerca quotidiana di nuovi suoni ed emozioni arrivate intatte fino ad oggi.

Per capire di cosa stiamo parlando è necessario sentire bene il pezzo che vi propongo, una sorta di pietra d'angolo clamorosamente intatta del blues. Del blues che ci piace.

Call it stormy monday - T-Bone Walker.

https://www.youtube.com/watch?v=UhzAmBG96ZU