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venerdì 25 giugno 2010

Non è per vendetta.

Non è che una presa di posizione sia frutto sempre di una vendetta facile facile. Se in un ruolo si fallisce o non si riesce a portare a termine il traguardo minimo devi lasciare la mano. Ma se queste poche e sensate parole non hanno, invece, senso per i detentori del potere a sbafo, perchè mai dovrebbero essere un'intimazione al rispetto del pubblico molto pagante? I vari Presidenti di qualcosa in Italia non lasciano mai, perchè bisogna ricostruire, bisogna portare avanti un discorso di continuità del rispetto delle proprie caratteristiche e prerogative, ecc. ecc. Abete non lascia, Tronchetti Provera non lasciò, Berlusconi non lascerà. Tutti fermi, ciò che conta non è il risultato.

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