BENVENUTI NEL BLOG DELLE RIFLESSIONI

Politica. Meridionalismo. Blues.

Pagine

mercoledì 7 aprile 2010

L'attesa del cambiamento.

C'è un momento, dopo una vittoria o una sconfitta di rilevante importanza, su cui è il caso di riflettere. I sentimenti di gratificazione o di rabbia vengono a poco a poco sostituiti da una specie di vuoto. Io reputo questo particolare momento il più idoneo per approfondire i motivi che hanno portato alla vittoria o alla sconfitta. Questo particolare attimo è presente in ogni tipo di competizione e precede l'attesa delle conseguenze dell'esito della gara. Come nel film I tre giorni del Condor, il vincitore si chiederà: e adesso che si fa? Lo sconfitto dovrà trovare nuove motivazioni per il suo futuro, ma preferisco lasciarlo a se stesso, in questo momento. Mi interessa molto la figura del vincitore. Per vincere ha investito tutto se stesso e ha ipotecato tutto quello che poteva per riuscire nell'impresa. Il progetto (politico o non) quanta rilevanza ha avuto nella competizione? E' stato più importante sconfiggere l'avversario o la volontà di modificare una realtà immobile da troppi anni? Qui mi sposto necessariamente in politica: è inutile negare che il calabrese è capace di infliggere sonore bastonate a chi non ha provveduto a mantenere le promesse (di qualsiasi natura esse siano) avanzate in campagna elettorale. Il precedente governo regionale ha fallito clamorosamente, andando incontro ad un equivoco drammatico: ha vinto le scorse elezioni solo per vincerle e non ha modificato alcunchè. Come i predenti governi. Ora, cosa ci autorizza a pensare che il nuovo governatore è la persona in grado di innescare un processo di sviluppo che coinvolga i calabresi tutti? Siamo nel momento dell'attesa; è una vita che attendiamo e di questo vive il politico. Sfrutta l'ansia del cambiamento, ma la vita reale non è modificabile se non c'è coesione sociale e rispetto per tutte le classi sociali. Questi argomenti non sono stati nemmeno sussurrati in campagna elettorale e per questo penso che non siamo ancora pronti per essere un popolo unito ed in grado di raggiungere obiettivi sociali minimi. Voglio essere clamorosamente smentito.

Nessun commento:

Posta un commento