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venerdì 24 febbraio 2012

Banjo e violino insieme: nasce il blues.

Non possiamo affermare che il banjo sia stato lo strumento principale del blues, ma insieme al violino ha creato i presupposti, le tecniche per dare forma al genere. Negli Stati Uniti del Sud, in quegli anni, si realizza un'alchimia unica, che si ripeterà poche altre volte in futuro, forse nel Jazz: il banjo viene suonato indifferentemente dai bianchi, influenzati senz'altro dalle atmosfere dei musicisti di colore, e dai neri, che già incidono dappertutto pezzi basati sulla ritmica scarna, essenziale e metallica del banjo e sulla base del violino, trattato come cantante a fianco del folk singer. Arriviamo agli anni venti del secolo scorso: il primo bluesman con il banjo è Gus Cannon, del Kentucky. Egli tratta il banjo come i Griots, ma in più arpeggia e canta strofe, ormai possiamo dirlo, tipicamente blues. Ora le case discografiche iniziano ad immortalare il blues.
Occorre ascoltare Robert Cray, per "sentire" blues. Ciao.

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