Il programma
del nuovo governo, davvero impegnativo per le condizioni politiche generali in cui è
stato generato, si presenta prolisso e strutturato come un programma di studi;
per le persone che lo hanno pensato e per le persone che cercheranno di attuarlo
è stato uno sforzo intellettuale enorme. Sembra di leggere un programma elettorale
troppo ambizioso.
La tendenza
tutta italiana di scrivere benissimo progetti che impegnano oltre ogni
possibilità la politica si ripete incessantemente, senza spiegare perché si
ricorra ad un metodo autolesionista e buono per ricevere premi letterari.
Detto
questo, c’è da augurarsi che le priorità non c’entrino nulla con le elencazioni.
La
compilazione per argomenti mette in evidenza i settori di intervento; quali siano,
quindi, le lacune, sarà facile notarlo. Perché ci sono, non sono irrilevanti e
rientrano nella mancanza di orizzonti vasti che sarebbero richiesti alla
politica italiana, costretta a ricorrere a compilatori di livello, più che attuatori
efficaci.
Ogni punto è
zeppo di sottotitoli, la fatica di inserire ogni cosa si avverte ad ogni riga.
1) Con
riferimento alla legge di bilancio per il 2020 sono prioritari: la
neutralizzazione dell'aumento dell'IVA, le misure di sostegno alle famiglie e
ai disabili, il perseguimento di politiche per l'emergenza abitativa, le misure
di deburocratizzazione e di semplificazione amministrativa, il rafforzamento
degli incentivi per gli investimenti privati, nonché l'incremento della
dotazione delle risorse per la scuola, per l'università, per la ricerca e il
per il welfare. Tutte le previsioni saranno comunque orientate a perseguire una
politica economica espansiva, in modo da indirizzare il Paese verso una solida
prospettiva di crescita e di sviluppo sostenibile, senza mettere a rischio
l'equilibrio di finanza pubblica.
2) Con la
formazione della nuova Commissione europea si apre una nuova fase di
programmazione economica e sociale. Sarà un obiettivo prioritario del Governo
partecipare alla definizione di nuove linee di intervento per rilanciare piani
di investimento e aumentare i margini di flessibilità allo scopo di rafforzare
la coesione sociale. L'Italia deve essere protagonista di una fase di rilancio
e di rinnovamento dell'Unione europea, intesa come strumento per ridurre le
disuguaglianze e vincere la sfida della sostenibilità ambientale. Il Governo si
adopererà per promuovere le modifiche necessarie a superare l'eccessiva
rigidità dei vincoli europei, che rendono le attuali politiche di bilancio
pubblico orientate prevalentemente alla stabilità e meno alla crescita, in modo
da tenere conto dei complessivi cicli economici e di evitare che si inneschino
processi involutivi. Abbiamo bisogno di un'Europa più solidale, più inclusiva,
soprattutto più vicina ai cittadini.
3) Il
sistema industriale del nostro Paese sconta problemi di bassa crescita e
produttività, ma ha in sé grandi potenzialità per affrontare la sfida di una
nuova stagione di sviluppo che faccia dell'Agenda 2030 sullo sviluppo
sostenibile il suo punto di forza. Siamo una realtà nella quale la produzione
di massa incontra la capacità di personalizzazione del prodotto. La presenza di
unità economiche di piccola e media dimensione (settori artigianali, design,
manifattura) ci consentono flessibilità nei processi e adesione alle richieste
del mercato. Oggi la sfida è quella dell'innovazione connessa a una convincente
transizione in chiave ambientale del nostro sistema industriale, allo sviluppo
verde per creare lavoro di qualità, alla piena attuazione dell'economia
circolare, alla sfida della "quarta rivoluzione industriale":
digitalizzazione, robotizzazione, intelligenza artificiale. Il piano Impresa
4.0 è la strada tracciata da implementare e rafforzare. Il Governo intende
inoltre potenziare gli interventi in favore delle piccole e medie imprese.
4) Occorre:
a) ridurre le tasse sul lavoro (cosiddetto "cuneo fiscale"), a totale
vantaggio dei lavoratori; b) individuare una retribuzione giusta (cosiddetto
"salario minimo"), garantendo le tutele massime a beneficio dei
lavoratori, anche attraverso il meccanismo dell'efficacia erga omnes dei contratti
collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente
rappresentative; c) approvare una legge sulla rappresentanza sindacale, sulla
base di indici rigorosi; d) nel rispetto dei princìpi europei e nazionali a
tutela della concorrenza, individuare il giusto compenso per i lavoratori non
dipendenti, al fine di evitare forme di abuso e di sfruttamento in particolare
a danno dei giovani professionisti, anche a tutela del decoro della
professione; e) realizzare un piano strategico di prevenzione degli infortuni
sul lavoro e delle malattie professionali, assicurando livelli elevati di
sicurezza e di tutela della salute nei luoghi di lavoro, nonché un sistema di
efficiente vigilanza, corredato da un adeguato apparato sanzionatorio; f)
introdurre una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni; g) sostenere
l'imprenditorialità femminile; h) rinnovare l'istituto di natura previdenziale
cosiddetto "opzione donna"; i) recepire le direttive europee sul
congedo di paternità obbligatoria e sulla conciliazione tra lavoro e vita
privata; l) incrementare il Fondo previdenziale integrativo pubblico, includendo
la pensione di garanzia per i giovani.
5) È
essenziale investire sulle nuove generazioni, vera risorsa per il futuro del
Paese, al fine di garantire a tutti la possibilità di svolgere un percorso di
crescita personale, sociale, culturale e professionale nel nostro Paese.
Occorre altresì creare le condizioni affinché chi ha dovuto lasciare l'Italia
possa tornarvi e trovare un adeguato riconoscimento del merito. È necessario
incrementare politiche di welfare rivolte ai giovani che provengono da famiglie
a basso reddito.
6) Il
Governo promuoverà una più efficace protezione dei diritti della persona, anche
di nuova generazione, rimuovendo tutte le forme di diseguaglianza (sociali,
territoriali, di genere), che impediscono il pieno sviluppo della persona e il
suo partecipe coinvolgimento nella vita politica, sociale, economica e
culturale del Paese. È necessario rafforzare la tutela e i diritti dei minori.
Occorre intervenire con più efficaci misure di sostegno in favore delle
famiglie (assegno unico), con particolare attenzione alle famiglie numerose e
prive di adeguate risorse economiche e a quelle con persone con disabilità.
Occorre, inoltre, realizzare una razionale riunificazione normativa della
disciplina in materia di sostegno alla disabilità. Si rende necessario
sviluppare modelli che facilitino la mobilità e l'accessibilità, promuovendo
politiche non meramente assistenziali, ma orientate alla inclusione sociale dei
cittadini con disabilità e al pieno esercizio di una cittadinanza attiva. Sarà
inoltre valorizzato, a livello normativo, la figura del caregiver, attraverso
il riconoscimento della sua funzione sociale.
7) Il Governo intende realizzare un Green New Deal, che comporti un radicale cambio di paradigma culturale e porti a inserire la protezione dell'ambiente e della biodiversità tra i principi fondamentali del nostro sistema costituzionale. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la protezione dell'ambiente, il progressivo e sempre più diffuso ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto ai cambiamenti climatici. Occorre adottare misure che incentivino prassi socialmente responsabili da parte delle imprese; perseguire la piena attuazione della eco-innovazione; introdurre un apposito fondo che valga a orientare, anche su base pluriennale, le iniziative imprenditoriali in questa direzione. È necessario promuovere lo sviluppo tecnologico e le ricerche più innovative in modo da rendere quanto più efficace la "transizione ecologica" e indirizzare l'intero sistema produttivo verso un'economia circolare, che favorisca la cultura del riciclo e dismetta definitivamente la cultura del rifiuto.
7) Il Governo intende realizzare un Green New Deal, che comporti un radicale cambio di paradigma culturale e porti a inserire la protezione dell'ambiente e della biodiversità tra i principi fondamentali del nostro sistema costituzionale. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la protezione dell'ambiente, il progressivo e sempre più diffuso ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto ai cambiamenti climatici. Occorre adottare misure che incentivino prassi socialmente responsabili da parte delle imprese; perseguire la piena attuazione della eco-innovazione; introdurre un apposito fondo che valga a orientare, anche su base pluriennale, le iniziative imprenditoriali in questa direzione. È necessario promuovere lo sviluppo tecnologico e le ricerche più innovative in modo da rendere quanto più efficace la "transizione ecologica" e indirizzare l'intero sistema produttivo verso un'economia circolare, che favorisca la cultura del riciclo e dismetta definitivamente la cultura del rifiuto.
8) Occorre
prevedere un piano di edilizia residenziale pubblica volto alla
ristrutturazione del patrimonio esistente e al riutilizzo delle strutture
pubbliche dismesse, in favore di famiglie a basso reddito e dei giovani;
adeguare le risorse del Fondo nazionale di sostegno alle locazioni; rendere più
trasparente la contrattazione in materia di locazioni.
9) Massima
priorità dovranno assumere gli interventi volti a potenziare le politiche per
la messa in sicurezza del territorio e per il contrasto al dissesto
idrogeologico, per la riconversione delle imprese, per l'efficientamento
energetico, per la rigenerazione delle città e delle aree interne, per la mobilità
sostenibile e per le bonifiche. È necessario accelerare la ricostruzione delle
aree terremotate, anche attraverso l'adozione di una normativa organica che
consenta di rendere più spedite le procedure. Occorre intervenire sul consumo
del suolo, sul contrasto alle agro-mafie, sulle sofisticazioni alimentari e sui
rifiuti zero. Bisogna introdurre una normativa che non consenta, per il futuro,
il rilascio di nuove concessioni di trivellazione per estrazione di
idrocarburi. In proposito, il Governo si impegna a promuovere accordi
internazionali che vincolino anche i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo a
evitare quanto più possibile concessioni per trivellazione. Il Governo si
impegna altresì a promuovere politiche volte a favorire la realizzazione di
impianti di riciclaggio e, conseguentemente, a ridurre il fabbisogno degli
impianti di incenerimento, rendendo non più necessarie nuove autorizzazioni per
la loro costruzione.
10) È
necessario inserire, nel primo calendario utile della Camera dei deputati, la
riduzione del numero dei parlamentari, avviando contestualmente un percorso per
incrementare le opportune garanzie costituzionali e di rappresentanza
democratica, assicurando il pluralismo politico e territoriale. In particolare,
occorre avviare un percorso di riforma, quanto più possibile condiviso in sede
parlamentare, del sistema elettorale. Contestualmente, si rende necessario
procedere alla riforma dei requisiti di elettorato attivo e passivo per
l'elezione del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, nonché
avviare una revisione costituzionale volta a introdurre istituti che assicurino
più equilibrio al sistema e che contribuiscano a riavvicinare i cittadini alle
Istituzioni.
11) Obiettivo strategico sarà il potenziamento, da realizzare anche attraverso maggiori investimenti, del sistema universitario e del sistema della ricerca nel suo complesso. Si reputa altresì necessario sostenere il sistema AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale). Dovranno essere posti in essere interventi per favorire un più intenso coordinamento e un più organico raccordo tra centri universitari ed enti di ricerca, favorendo l'internazionalizzazione degli stessi. Il sistema di reclutamento va allineato ai migliori standard internazionali e va potenziato anche attraverso l'istituzione di un'agenzia nazionale, sul modello di quelle istituite in altri Paesi europei, che possa coordinare e accrescere la qualità e l'efficacia delle politiche pubbliche sulla ricerca. Vanno sperimentate nuove forme di finanziamento e vanno incentivate formule innovative di partenariato pubblico-privato. Occorre, infine, ripensare il modello di accesso ai corsi di laurea a numero programmato.
11) Obiettivo strategico sarà il potenziamento, da realizzare anche attraverso maggiori investimenti, del sistema universitario e del sistema della ricerca nel suo complesso. Si reputa altresì necessario sostenere il sistema AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale). Dovranno essere posti in essere interventi per favorire un più intenso coordinamento e un più organico raccordo tra centri universitari ed enti di ricerca, favorendo l'internazionalizzazione degli stessi. Il sistema di reclutamento va allineato ai migliori standard internazionali e va potenziato anche attraverso l'istituzione di un'agenzia nazionale, sul modello di quelle istituite in altri Paesi europei, che possa coordinare e accrescere la qualità e l'efficacia delle politiche pubbliche sulla ricerca. Vanno sperimentate nuove forme di finanziamento e vanno incentivate formule innovative di partenariato pubblico-privato. Occorre, infine, ripensare il modello di accesso ai corsi di laurea a numero programmato.
12) Una
nuova strategia di crescita fondata sulla sostenibilità richiede investimenti
mirati all'ammodernamento delle attuali infrastrutture e alla realizzazione di
nuove infrastrutture, al fine di realizzare un sistema moderno, connesso,
integrato, più sicuro, che tenga conto degli impatti sociali e ambientali delle
opere.
13) Il
Governo persegue la tutela degli interessi nazionali, promuovendo un nuovo
equilibrio globale basato sulla cooperazione e la pace e rafforzando il sistema
della cooperazione allo sviluppo, nel quadro di un "multilateralismo
efficace", basato sul pilastro dell'alleanza euroatlantica, con riferimento
all'opera delle Nazioni Unite, e sul pilastro dell'integrazione europea. Il
Governo si impegna, inoltre, a rafforzare - anche all'interno dell'Unione
europea - una politica di investimenti mirata al Continente africano, secondo
un modello di partenariato tra pari. È necessario, inoltre, promuovere
provvedimenti volti alla tutela dei cittadini italiani all'estero e alla
riforma dell'AIRE. Con riguardo all'esportazione di armi, occorre rendere la
normativa più stringente, evitando l'esportazione delle armi e della
componentistica che possano colpire la popolazione civile.
14) L'Italia
ha bisogno di una seria legge sul conflitto di interessi e di una riforma del
sistema radiotelevisivo improntato alla tutela dell'indipendenza e del
pluralismo. Più in generale, il Governo porrà in essere politiche di promozione
del pluralismo dell'informazione.
15) Occorre
rendere più efficiente il sistema della giustizia civile, penale e tributaria,
anche attraverso una drastica riduzione dei tempi; riformare il metodo di
elezione dei membri del Consiglio superiore della Magistratura; garantire
l'indipendenza della magistratura dalla politica.
16) Nel
perseguimento della legalità è necessario potenziare la lotta alle
organizzazioni mafiose e all'evasione fiscale, anche prevedendo l'inasprimento
delle pene, incluse quelle detentive, per i grandi evasori e rendendo quanto
più possibile trasparenti le transazioni commerciali, agevolando, estendendo e
potenziando i pagamenti elettronici obbligatori e riducendo drasticamente i
costi di transazione.
17) Occorre porre in essere una riforma fiscale, che contempli la semplificazione della disciplina, una più efficace alleanza tra contribuenti e Amministrazione finanziaria e la rimodulazione delle aliquote, in linea con il principio costituzionale della progressività della tassazione, con il risultato di alleggerire la pressione fiscale, nel rispetto dei vincoli di equilibrio del quadro di finanza pubblica. Allo stesso tempo, occorrerà completare, in misura efficace, la spending review, operando una revisione significativa delle voci di spesa. Analogamente si procederà a una revisione delle tax expenditures.
18) È indispensabile promuovere una forte risposta europea, soprattutto riformando il Regolamento di Dublino, al problema della gestione dei flussi migratori, superando una logica puramente emergenziale a vantaggio di un approccio strutturale, che affronti la questione nel suo complesso, anche attraverso la definizione di una organica normativa che persegua la lotta al traffico illegale di persone e all'immigrazione clandestina, ma che - nello stesso tempo - affronti i temi dell'integrazione. La disciplina in materia di sicurezza dovrà essere rivisitata, alla luce delle recenti osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica.
17) Occorre porre in essere una riforma fiscale, che contempli la semplificazione della disciplina, una più efficace alleanza tra contribuenti e Amministrazione finanziaria e la rimodulazione delle aliquote, in linea con il principio costituzionale della progressività della tassazione, con il risultato di alleggerire la pressione fiscale, nel rispetto dei vincoli di equilibrio del quadro di finanza pubblica. Allo stesso tempo, occorrerà completare, in misura efficace, la spending review, operando una revisione significativa delle voci di spesa. Analogamente si procederà a una revisione delle tax expenditures.
18) È indispensabile promuovere una forte risposta europea, soprattutto riformando il Regolamento di Dublino, al problema della gestione dei flussi migratori, superando una logica puramente emergenziale a vantaggio di un approccio strutturale, che affronti la questione nel suo complesso, anche attraverso la definizione di una organica normativa che persegua la lotta al traffico illegale di persone e all'immigrazione clandestina, ma che - nello stesso tempo - affronti i temi dell'integrazione. La disciplina in materia di sicurezza dovrà essere rivisitata, alla luce delle recenti osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica.
19) Va
lanciato un piano straordinario di investimenti per la crescita e il lavoro al
Sud, anche attraverso il rafforzamento dell'azione della banca pubblica per gli
investimenti, che aiuti le imprese in tutta Italia e che si dedichi a colmare
il divario territoriale del nostro Paese. Per le aree più disagiate occorre
promuovere l'adozione e il coordinamento di vari strumenti normativi e di
intervento, quali Contratti Istituzionali di Sviluppo, Zone Economiche
Speciali, Contratti di Rete. Obiettivo fondamentale è quello di accelerare la
realizzazione di progetti strategici, tra loro funzionalmente connessi, di
valorizzazione dei territori, utilizzando al meglio i Fondi europei di sviluppo
e coesione. Rientrano in tale ambito i progetti di infrastrutturazione, di
sviluppo economico, produttivo e imprenditoriale, in materia di turismo,
cultura e valorizzazione delle risorse naturali, di ambiente, occupazione e
inclusione sociale.
20) È
necessario completare il processo di autonomia differenziata giusta e
cooperativa, che salvaguardi il principio di coesione nazionale e di
solidarietà, la tutela dell'unità giuridica e economica; definisca i livelli
essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, i
fabbisogni standard; attui compiutamente l'articolo 119, quinto comma, della
Costituzione, che prevede l'istituzione di un fondo di perequazione volto a
garantire a tutti i cittadini la medesima qualità dei servizi. Ciò eviterà che
questo legittimo processo riformatore possa contribuire ad aggravare il divario
tra il Nord e il Sud del Paese. Nella ricognizione ponderata delle materie e
delle competenze da trasferire e delle conseguenti ricadute - di natura politica,
giuridica, economica e sociale - che questo trasferimento determina, occorre
procedere con la massima attenzione. In questa prospettiva, decisivo e centrale
sarà il ruolo del Parlamento, che andrà coinvolto anche preventivamente, non
solo nella fase legislativa finale di approvazione. È inoltre necessario
rivedere il testo unico per gli enti locali, introducendo un'Agenda urbana per
lo sviluppo sostenibile delle città, delle città metropolitane, di Roma
capitale, attuando la legge per la valorizzazione dei piccoli comuni,
sopprimendo gli enti inutili. Occorre, infine, garantire il rispetto delle
autonomie a statuto speciale e la tutela delle minoranze linguistiche.
21) In
armonia con il diritto dell'Unione europea, è necessario porre in essere
politiche per la tutela dei risparmiatori e del risparmio, anche agendo sul
sistema bancario.
22) Occorre
tutelare i beni comuni, a partire dalla scuola pubblica: è necessario
intervenire contro le classi troppo affollate e valorizzare, anche
economicamente, il ruolo dei docenti, potenziare il piano nazionale per
l'edilizia scolastica e garantire la gratuità del percorso scolastico per gli
studenti provenienti da famiglie con redditi medio-bassi, contrastare la
dispersione scolastica e il bullismo. L'acqua è un bene comune: bisogna
approvare subito una legge sull'acqua pubblica, completando l'iter legislativo
in corso. Il Governo è impegnato a difendere la sanità pubblica e universale,
valorizzando il merito. Occorre inoltre, d'intesa con le Regioni, assicurare un
piano di assunzioni straordinarie di medici e infermieri; integrare i servizi
sanitari e socio-sanitari territoriali; potenziare i percorsi formativi medici.
Sarà rafforzata l'azione di contrasto al gioco d'azzardo patologico. Anche le
nostre infrastrutture sono beni pubblici ed è per questo che occorre garantire
maggiori investimenti, assicurare manutenzioni ordinarie e straordinarie più
assidue, tutelare gli utenti e rafforzare il sistema della vigilanza in ordine
alla sicurezza infrastrutturale. Sarà inoltre avviata la revisione delle
concessioni autostradali, confermando il piano tariffario unico. È necessario,
infine, rafforzare la normativa per tutelare gli animali, contrastando ogni
forma di violenza e di maltrattamento nei loro confronti.
23) Per favorire l'accesso alla piena partecipazione democratica e all'informazione e la trasformazione tecnologica, la cittadinanza digitale va riconosciuta a ogni cittadino italiano sin dalla nascita, riconoscendo - tra i diritti della persona - anche il diritto di accesso alla rete.
23) Per favorire l'accesso alla piena partecipazione democratica e all'informazione e la trasformazione tecnologica, la cittadinanza digitale va riconosciuta a ogni cittadino italiano sin dalla nascita, riconoscendo - tra i diritti della persona - anche il diritto di accesso alla rete.
24) Il
Governo ritiene che un grande Paese industriale come l'Italia debba porsi come
obiettivo l'innovazione tecnologica quale vettore di crescita economica,
favorendo l'aumento degli investimenti privati, ancora troppo lontani dalla media
europea, in start-up e PMI innovative. Nella consapevolezza che l'intero
"sistema-Paese" necessiti di rinnovate competenze digitali, anche il
progetto di innovazione e digitalizzazione della P.A. costituisce una misura
particolarmente efficace per contribuire allo sviluppo e alla crescita
economica e culturale del Paese. A tal fine, sarà promossa l'integrazione delle
tecnologie digitali nei processi decisionali, attraverso una sempre maggiore
interoperabilità delle soluzioni tecnologiche, un migliore utilizzo dei dati
pubblici, una crescente diffusione di standard comuni.
25)
Nell'ambito della governance della società digitale, sarà decisivo concentrarsi
sull'equità fiscale, la portabilità dei dati, i diritti dei lavoratori digitali
(cosiddetti riders), i modelli redistributivi che incidono sul commercio
elettronico, sulla logistica, sulla finanza, sul turismo, sull'industria e
sull'agricoltura. Occorre introdurre la web tax per le multinazionali del
settore che spostano i profitti e le informazioni in Paesi differenti da quelli
in cui vendono i loro prodotti.
26) Occorre
offrire maggiore tutela e valorizzare il personale della difesa, delle forze di
polizia e dei vigili del fuoco (comparto sicurezza e soccorso pubblico).
27) Il
Governo è consapevole che il turismo è un settore strategico per il nostro
Paese, anche perché contribuisce per più del 10 per cento al PIL. Per questo,
si rende necessaria una seria revisione della governance pubblica, accompagnata
da misure concrete a sostegno delle imprese che realizzano ospitalità, con
particolare attenzione all'accessibilità. Il Governo si impegna inoltre a
promuovere i multiformi percorsi del turismo, valorizzando la ricchezza del
nostro patrimonio naturale, storico, artistico e culturale, anche attraverso il
recupero delle più antiche identità e delle tradizioni locali. In generale, la
conservazione e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del
Paese sono obiettivi prioritari dell'azione di governo.
28) Occorre
rafforzare il nostro export, individuando gli strumenti più idonei per
promuovere e accompagnare il made in Italy, potenziando le attività di
consulenza e di supporto finanziario e assicurativo in favore degli
esportatori, anche attraverso l'individuazione di un adeguato modello di condivisione
dei rischi tra Sace e MEF. Più in generale, si rende necessario accompagnare e
sostenere gli imprenditori italiani che operano all'estero, elaborando alcune
proposte che mirino a introdurre anche da noi le best practices in materia,
ricavate dall'analisi comparativa con altri ordinamenti giuridici.
29) L'agricoltura e l'agroalimentare rappresentano un comparto decisivo rispetto alle sfide che il nostro Paese deve affrontare. È necessario sviluppare la filiera agricola e biologica, le buone pratiche agronomiche; conservare e accrescere la qualità del territorio, contenendo il consumo del suolo agricolo; adottare gli strumenti necessari per preservare le colture tradizionali e biologiche, tutelando peculiarità e specificità produttive, così come l'agricoltura contadina nelle cosiddette "aree marginali"; sostenere le aziende agricole giovanili; investire nella ricerca in agricoltura, individuando come prioritari la sostenibilità delle coltivazioni e il contrasto ai mutamenti climatici, l'uso efficiente e sostenibile della risorsa idrica, la più ampia diffusione dell'agricoltura di precisione. Occorre, inoltre, concorrere al rafforzamento delle regole dell'Unione europea per l'etichettatura e la tracciabilità degli alimenti e porre la massima attenzione, in sede di negoziazione dei trattati commerciali, alla salvaguardia delle produzioni tipiche. Per le imprese agricole si aprirà a breve un negoziato strategico per la nuova PAC: l'Italia dovrà perseguire, anche in quella sede, l'obiettivo di valorizzare le nostre eccellenze agricole e la filiera agroalimentare.
29) L'agricoltura e l'agroalimentare rappresentano un comparto decisivo rispetto alle sfide che il nostro Paese deve affrontare. È necessario sviluppare la filiera agricola e biologica, le buone pratiche agronomiche; conservare e accrescere la qualità del territorio, contenendo il consumo del suolo agricolo; adottare gli strumenti necessari per preservare le colture tradizionali e biologiche, tutelando peculiarità e specificità produttive, così come l'agricoltura contadina nelle cosiddette "aree marginali"; sostenere le aziende agricole giovanili; investire nella ricerca in agricoltura, individuando come prioritari la sostenibilità delle coltivazioni e il contrasto ai mutamenti climatici, l'uso efficiente e sostenibile della risorsa idrica, la più ampia diffusione dell'agricoltura di precisione. Occorre, inoltre, concorrere al rafforzamento delle regole dell'Unione europea per l'etichettatura e la tracciabilità degli alimenti e porre la massima attenzione, in sede di negoziazione dei trattati commerciali, alla salvaguardia delle produzioni tipiche. Per le imprese agricole si aprirà a breve un negoziato strategico per la nuova PAC: l'Italia dovrà perseguire, anche in quella sede, l'obiettivo di valorizzare le nostre eccellenze agricole e la filiera agroalimentare.
Nessun commento:
Posta un commento