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mercoledì 3 ottobre 2018

Paura delle parole.


Prima di tutto, rifiuto le parole “ritorno del razzismo”, perché è sempre esistito nella Storia. E nella destra storica – esclusi i moderati di ogni tempo - prima che odierna, che sia “fascista”, “nazista” o “leghista”, c’è strutturalmente un pensiero fatto “a categorie”. Riduce la realtà umana a realtà fisica e s’inventa, su semplici differenze fisiche e condizioni di nascita, la stupidità anche delle razze, che in realtà sono inesistenti. Molto peggio certa sinistra, che emula la destra per interesse economico e convenienze elettorali.
Il razzismo è legato alla visione superficiale dell’uomo, come realtà che si vive solo quando si è svegli. Quello che penso è che le diversità fisiche (pelle, altezze, capelli e nasi tutti diversi) non costituiscono una “differenza”: siamo tutti uguali, perché c’è un’immagine dell’identità umana data alla nascita. L’unica “differenza” che esiste tra gli esseri umani sta nella struttura del pensiero interno, non cosciente, nella realtà umana interna. La diversità nasce dal rapporto con l’altro. Per il resto, nel modo di essere coscienti, siamo tutti uguali: nel rapporto sociale dovrebbe esistere l’uguaglianza assoluta. 
Nella paura – meglio, nell’odio - verso gli zingari, i romeni, gli omosessuali, gli immigrati, c’è l’angoscia della ragione non cosciente. Ma questa è una verità sulla realtà che è vietato dire e pensare. Ai nostri confini avviene una quotidiana strage dei migranti che attraversano il Mediterraneo. Dietro quel lasciar naufragare… non c’è un lasciar “eliminare”? Il migrante viene ancora visto oggi in Occidente, con tutte le precauzioni dovute, come una specie di “essere inferiore”. C’è una violenza in atto che non è direttamente sadica, non distrugge, ma tende a voler “rendere inesistente”.
Mi viene in mente l’immagine dei desaparecidos nella dittatura argentina di Videla, quei dissidenti gettati dagli aerei nell’oceano proprio per farli “sparire” (e nella Storia il nazismo è stato il culmine di questo fare “sparire”). Stesso concetto vale per il comunismo rivoluzionario e violento citato molte volte a sproposito. Per fortuna non credo che siamo a quel livello di violenza. Ci sono correnti politiche aperte nella società che cercano con i migranti rapporti diversi da quelli della Lega. 
È nella verità dell’identità umana che c’è l’eliminazione di ogni razzismo e la sua cura: perché si riconosce la nascita uguale per tutti.

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